1 aprile 2016 ore: 11:42
Disabilità

Falsi ciechi, Uici: “Far emergere i dati reali, non i polveroni mediatici"

L’Uici interviene nel dibattito acceso dai dati Inps su invalidità e accompagnamento, riportati dal Corriere della Sera. Barbuto: “Chiediamo un’azione condivisa da tutte le parti coinvolte affinché si metta mano una volta per tutte a questa situazione che, gestita solo giornalisticamente, danneggia i veri disabili"
Donna cieca con bastone

ROMA – Dopo Anmic e Fish, anche l’Unione italiana ciechi interviene contro lo “stigma” che accompagna la lettura dei dati Inps sulle pensioni d’invalidità riportata mercoledì dal Corriere della Sera. “L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - afferma il presidente nazionale Mario Barbuto – è in prima linea per combattere il ‘fenomeno’ dei falsi invalidi. Da sempre l’Unione si batte per far emergere i reali dati del problema e non i polveroni mediatici. Dietro a ogni falso cieco c’è una Commissione medica che ne ha certificato l’invalidità e ogni tot anni la verifica”. Continua Barbuto: “Se è vero che da decenni le regioni meridionali hanno percentuali di pensioni di invalidità doppie, se non di più, rispetto alle regioni del nord Italia, ed è altrettanto vero che la spesa pro-capite per l’assistenza sociale è un decimo – e allora la pensione d’invalidità è una forma di ammortizzatore sociale? – certamente così non può e non deve essere. Chiediamo – prosegue Barbuto – un’azione condivisa da tutte le parti coinvolte affinché si metta mano una volta per tutte a questa situazione che, gestita solo giornalisticamente, danneggia i veri disabili senza incidere sul problema”.

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