Famiglie sempre più fragili: avvocati a lezione di psicologia e pedagogia
BOLOGNA – Le fragilità personali e sociali all’interno dei contesti familiari sono in costante crescita. Il motivo? Secondo Cammino, la Camera nazionale avvocati per la famiglia e per i minorenni, va cercato nella “crisi dei ruoli genitoriali, nella lontananza dei legami parentali, nei nuovi linguaggi sociali e morali, tutte conseguenze di una società globalizzata che annulla le distanze logistiche e aumenta quelle personali”. Con il risultato di disorientare non solo gli utenti ma anche gli operatori che entrano in contatto con loro, “perché i canoni giuridici, sociali, operativi spesso sembrano non rispondere più alle reali esigenze dell’utenza e alla necessità costituzionale di assicurare pari diritti fondamentali e pari opportunità – continuano – Più le situazioni sono connotate da grande fragilità, più per dettato costituzionale devono essere sostenute, aiutate, potenziate perché ciascuno e soprattutto i soggetti più vulnerabili, in primis i minori, vi trovino piena tutela del loro sviluppo”.
- Secondo Cammino, “il disorientamento è anche alimentato da un sistema di giustizia frammentato tra più giudici con competenze che vanno ad accavallarsi proprio sui nuclei più fragili, diverse modalità di giudicare, persino diversa composizione e diversi strumenti”. Da qui la proposta di una riflessione sul tema, per formare avvocati e altri operatori capaci di affrontare le tematiche relative al diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minori, “ponendo attenzione anche ad aspetti non prettamente giuridici, come quelli sociologici, psicologici o pedagogici”. Se ne parla il 3 luglio nel convegno “Famiglie fragili: tra welfare e giurisdizione” che si terrà a Bologna nella sede della Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Bologna (Sala Armi di Palazzo Malvezzi, via Zamboni, 9-18-30).
Il convegno “Famiglie fragili: tra welfare e giurisdizione” è la giornata conclusiva del corso di alta formazione per esperti giuridici in materia di infanzia e adolescenza attivato dal Dipartimento di Scienze giuridiche con la Regione Emilia-Romagna. Al convegno parteciperanno autorità di garanzia, avvocati, docenti, giudici, operatori dei servizi sociali, rappresentanti delle istituzioni. La giornata si articola in una prima sessione coordinata da Clede Maria Garavini, Garante per l’infanzia e l’adolescenza dell’Emilia-Romagna, e in una seconda coordinata da Enrico Al Mureden, docente di diritto civile dell’Università di Bologna. Il tema delle relazioni tra welfare e giurisdizioni nell’attuazione delle politiche volte alla piena realizzazione dell’interesse dei minori saranno analizzate nella prospettiva della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, della complessità delle problematiche poste dall’affermarsi di una pluralità di modelli familiari, a volte caratterizzati da una crescente rilevanza dei legami affettivi e dalla emersione della cosiddetta “genitorialità sociale”, quindi sottolineando il ruolo fondamentale svolto da esperti giuridici e dei servizi sociali. Si parlerà anche della tutela di minori particolarmente fragili perché in condizioni che richiedono l’intervento di un amministratore di sostegno e di minori stranieri non accompagnati. (lp)