30 dicembre 2024 ore: 12:43
Economia

Federconsumatori, stangata 2025: stimato aumento spese di oltre 900 euro a famiglia

Non solo l’aumento delle tariffe dell’energia elettrica per i clienti vulnerabili, ma anche rincari nel settore alimentare, delle assicurazioni, della scuola e della ristorazione: “Ci saremmo aspettati una manovra più incisiva dal punto di vista del sostegno alle famiglie”
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ROMA – Dopo un 2024 in cui i rincari hanno solo in parte rallentato la propria corsa, si affaccia un 2025 che rischia di essere caratterizzato da nuovi rialzi dei costi energetici”. Così, in una nota Federconsumatori, che avverte: è di pochi giorni fa la notizia dell’aumento di oltre il 18,2% delle tariffe dell’energia elettrica per il primo trimestre 2025 per i clienti vulnerabili (che fa temere anche per l’andamento delle tariffe sul mercato libero). Inoltre, a far crescere la preoccupazione sul fronte del gas (i cui costi si mantengono ancora su livelli notevolmente più elevati rispetto a prima della guerra), è proprio la scadenza degli accordi russo-ucraini per il trasporto del gas.

Alla luce di tale situazione, che rischia di trascinare verso la crescita diverse voci di spesa, si legge ancora nella nota. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha, infatti, calcolato che, nel nuovo anno, si prospetta un aggravio di + 912,20 euro annui a famiglia. Oltre ai rincari nel settore dell’energia, non mancano anche quelli in campo alimentare, delle assicurazioni, della scuola, e della ristorazione. Assenti, quest’anno, gli aumenti dei pedaggi autostradali: l’emendamento alla Legge di bilancio che avrebbe introdotto un incremento dell’1,8% è stato, infatti, ritirato.

La stangata in arrivo con il nuovo anno si abbatterà su una situazione già compromessa dai continui rincari registrati negli ultimi anni, che hanno determinato modifiche nelle abitudini di consumo e rinunce. “Per questo ci saremmo aspettati una manovra più incisiva, soprattutto dal punto di vista del sostegno alle famiglie – si legge –. Non vediamo, invece, un impegno mirato e incisivo da parte del Governo sulla lotta alle crescenti disuguaglianze”.

La nota riporta anche alcuni suggerimenti sulle misure che sarebbe urgente avviare. Tra queste, la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe un risparmio di oltre 531 euro annui a famiglia); la promessa e mai realizzata riforma degli oneri di sistema sui beni energetici (eliminando voci obsolete e spostandone altre sulla fiscalità generale); la creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e una determinata azione di contrasto alla povertà alimentare; la disposizione di maggiori aiuti per affrontare le spese relative alla scuola e all’università e garantire il diritto allo studio; lo stanziamento di maggiori risorse per la sanità pubblica; l’avvio di misure per riequilibrare le disuguaglianze esistenti, prima di tutto attraverso un rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi. “Misure che potrebbero, anzi dovrebbero, essere finanziate attraverso l’intervento (largamente annunciato ma non pervenuto) sulla tassazione degli extraprofitti e sul contrasto all’evasione fiscale”, conclude la nota.

Di seguito, nel dettaglio, le prime stime degli aumenti previsi in ogni settore.

PREVISIONI AUMENTI 2025

EURO ANNUI

AUMENTO IN %

ALIMENTAZIONE

288,00 €

3,70%

ASSICURAZIONI AUTO

59,00 €

3,86%

COSTI BANCARI

14,60 €

1,94%

TRASPORTI

98,60 €

1,73%

TARI

18,40 €

2,74%

TARIFFE LUCE E GAS

168,90 €

6,89%

TARIFFA ACQUA

18,90 €

2,74%

TARIFFE PROFESSIONALI-ARTIGIANI

49,90 €

2,19%

PRODOTTI E SERVIZI PER LA CASA

74,00 €

2,26%

SCUOLA (MENSE E LIBRI)

21,40 €

3,66%

PRESTAZIONI SANITARIE

36,90 €

2,64%

RISTORAZIONE

51,60 €

3,09%

COMUNICAZIONI

12,00 €

1,56%

TOTALE

912,20 €

 


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