Filippine, l'allarme Cbm: "Doppio il tasso di mortalità dei disabili''
Cbm Italia
MILANO – Il tasso di mortalità delle persone disabili dopo una catastrofe è doppio rispetto a quello del resto della popolazione. A lanciare l'allarme sono le associazioni filippine consorziate con il network di ong Cbm, mentre ancora si contano i morti e si valutano i danni causati dal tifone Hayan. La stima è stata elaborata prendendo in considerazione sia i dati delle devastazioni provocate dallo tsunami del 2007 sia il terremoto in Giappone del 2011. La rete di organizzazioni non governative è focalizzata sulla lotta alla cecità e ad altre forme di disabilità fisica, in particolare legate al movimento.
Per le persone con disabilità è altissimo il rischio di rimanere escluse dalla macchina degli aiuti: "Solo raggiungere i punti in cui si trovano i campi d'emergenza è spesso molto complicato", spiegano da Cbm Italia. Lo insegnano le esperienze delle ultime tragedie umanitarie come il terremoto di Haiti o la siccità nel Corno d'Africa del 2011.
Sono 19 i partner di Cbm attivi nell'arcipelago filippino. Finora gli aiuti sono concentrati nella zona di Iloilo city e nella provincia di Visayas occidentale, le zone più colpite dalla tragedia del 9 novembre. Cbm interviene con un programma di aiuto per circa 25 mila persone. Il progetto umanitario, che durerà per i prossimi nove mesi, si propone di assicurare alle persone con disabilità l'accesso ai rifugi, al cibo e agli ausili audio visivi che servono loro per vivere. Per fare questo è necessario informare la popolazione sui centri d'aiuto esistenti e collaborare attivamente con le autorità locali per censire quante sono le persone disabili che hanno bisogno. (lb)