Finalmente Lis. E ora che succede?
ROMA - Un approfondimento sul riconoscimento della lingua dei segni, un’intervista a William Del Negro, informatico e co-fondatore di Willeasy, il primo motore di ricerca dell’accessibilità, e un servizio sull’associazione Refashion Aps, che produce abiti tarati sulle esigenze delle persone con ridotta mobilità utilizzando i tessuti di scarto delle produzioni industriali. Inoltre, un focus sul concorso fotografico internazionale “Facce da CMT” per sensibilizzare sulla malattia di Charcot-Marie-Tooth. E ancora: lo sport, il tempo libero e tanta cultura. È uscito il numero di luglio di “SuperAbile Inail”, la rivista sui temi della disabilità pubblicata dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e consultabile anche online.
Dopo un’attesa durata 20 anni, la lingua dei segni è stata riconosciuta anche in Italia, ultima in Europa: la svolta, da molti definita storica, è arrivata tramite il decreto legge n. 2144, meglio noto come decreto Sostegni. A commentare positivamente questa importante novità sono stati l’Istituto statale per sordi di Roma, l’Ente nazionale sordi e l’Università Ca’ Foscari Venezia, che già da anni offre corsi di specializzazione sulla Lis. Molto più scettiche, invece, Fish, Fiadda e alcune mamme i cui figli non sono sordi ma usano comunque la lingua dei segni per comunicare. Ecco cosa hanno detto.
"La passione per la tecnologia e la voglia di fare qualcosa di utile anche per gli altri mi hanno portato a cercare una soluzione per la mancanza di informazioni sull’accessibilità dei luoghi". Così William Del Negro, nato con una rara forma di nanismo, informatico e co-fondatore di Willeasy, ha creato «il primo ecosistema digitale» per la ricerca di strutture senza barriere. Willeasy è una start up il cui obiettivo è quello di realizzare «il primo motore di ricerca dell’accessibilità basato su un algoritmo proprietario che calcola un punteggio di compatibilità tra una persona e un luogo o un evento». Completata la mappatura nazionale, «il prossimo step sarà spostarci all’estero e diventare fornitori dei dati sull’accessibilità dei più grandi motori di ricerca: dati qualificati su ristoranti, hotel, campeggi, case vacanze, per spingere la promozione turistica in modo inclusivo".
Ma sul numero di luglio di “SuperAbile Inail” trova posto anche l’associazione Vieni al punto! di Lecce, nata con l’idea di favorire la socializzazione e il benessere sessuale dei giovani con disabilità, il progetto di apiterapia del siciliano Andrea Licari, malato di sclerosi multipla che ha tratto giovamento dal veleno contenuto nel pungiglione, il paraclimbing e lo stabilimento balneare Big Fish di Marina di Pisa, gestito dall’associazione L’Alba che sta lavorando per dare vita a una foresteria con sei mini alloggi senza barriere. Spazio poi alle recensioni di libri, film e cartoni animati e alla musica di Antoine Ruiz, piano e voce oltre la cecità. Senza dimenticare le rubriche su app, hi-tech e mondo social, oltre all’ironia irriverente delle strisce di “Fabiola con l’acca”. E come sempre è online la Guida al PDF accessibile, realizzata in collaborazione con la Uici per rendere fruibili alle persone cieche e ipovedenti tutti i numeri del magazine. (mt)