16 ottobre 2014 ore: 17:35
Immigrazione

Fine Mare nostrum. Pd: "Triton: cambia nome, ma non la sostanza"

Chaouki: “Decisione sulla sospensione non ancora formalizzata, ma bene che paesi Ue supportino Italia. Dobbiamo umanizzare Triton”. Sulla stessa scia anche la collega Campana, ma oggi a Roma il direttore di Frontex ha ribadito che l'operazione è solo per controllo delle frontiere
Salvataggio di immigrati in alto mare

ROMA - “La decisione formale sulla sospensione di Mare nostrum non è ancora avvenuta e non c’è stata una valutazione da parte del governo, ma quello che oggi salutiamo con favore è la presenza nel Mediterraneo di un numero di paesi europei, che hanno deciso di supportare l’Italia nel controllo e nella presenza, ma anche nell’assistenza in mare. L’obiettivo di salvare vite umane resta come patrimonio di Triton e finalmente vedrà il contributo, pur ancora non sufficiente, di 19 Paesi dell'Unione Europea”. Lo sottolinea Khalid Chaouki, deputato del Pd e responsabile dell’intergruppo parlamentare sull’immigrazione, commentando l’annuncio di oggi del ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha decretato la fine dell’operazione Mare nostrum.

Secondo il parlamentare del Pd “cambierà il nome, ma la sostanza rimane la stessa, come abbiamo sempre sostenuto e come ha ribadito oggi il ministro dell'Interno Angelino Alfano. E’ un risultato concreto - aggiunge - ottenuto grazie all'iniziativa del governo e del premier Matteo Renzi come presidente di turno del semestre europeo, di concerto con il lavoro di pressione politica portato avanti nel Parlamento Europeo e nel Consiglio d'Europa. Di fronte alla ricerca fattiva di un impegno europeo e internazionale per prevenire il flusso continuo di profughi e garantire un'accoglienza da parte di tutti i Paesi europei, la propaganda razzista della Lega Nord teorizza la criminale proposta di respingere in mare i profughi siriani verso una morte certa di cui gli italiani non vogliono essere complici. Noi abbiamo invece chiesto di mantenere il salvataggio di vite umane e contiamo di umanizzare anche Triton”.

Sulla stessa scia anche Micaela Campana, responsabile Welfare, Terzo settore e Diritti della segreteria nazionale Pd: "Ringraziamo il lavoro degli uomini e delle donne della Marina Militare che in questi mesi sono stati impegnati nell'operazione Mare Nostrum, delle Capitanerie di Porto italiane e degli uomini della Guardia di Finanza. Un grazie a tutti i sindaci siciliani e agli amministratori locali. Mare Nostrum e' la più grande operazione umanitaria della storia europea nel bacino del Mediterraneo – ha detto - chiediamo all'Europa corresponsabilità e riconoscimento dello straordinario lavoro dell'Italia. Per le future operazioni il Pd chiede che rimanga un requisito fondamentale il salvataggio delle vite umane insieme alla ricerca continua di soluzioni. Perdere tempo significa condannare migliaia di uomini e donne e condannare l'umanità a rinunciare ad un pezzo del proprio futuro", conclude.

Oggi a Roma si è svolto un briefing con la stampa in cui il responsabile di Frontex Gil Arias Fernandez ha spiegato le finalità dell’operazione Triton: “Triton è un’operazione indipendente, che partirà il 1 novembre a prescindere da Mare nostrum – ha spiegato Fernandez - si tratta di due operazioni distinte. Salvare vite umane è una priorità  assoluta in tutte le operazioni di Frontex – aggiunge - ma il mandato di Triton riguarda la gestione dei confini, non siamo un'agenzia che fa ricerca e salvataggio. Se viene dichiarata un'emergenza metteremo a disposizione i nostri mezzi ma non è questa la nostra mission. L’agenzia non ha a disposizione imbarcazioni tali da spingersi fino al confine delle coste libiche, per fare operazioni di salvataggio come Mare nostrum”. (ec)

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