26 febbraio 2015 ore: 14:49
Welfare

Firenze, arriva la raccolta di abiti usati porta a porta

Entra in funzione il nuovo servizio di Comune e Caritas per permettere ai cittadini di donare i vestiti vecchi in modo più agevole. Basterà chiamare un numero telefonico per concordare il ritiro
baratto, scambio di abiti

FIRENZE – A Firenze arriva la raccolta di abiti usati porta a porta.  E’ il progetto ‘Ri-vesti’, lanciato nel 1998 da Quadrifoglio con la Caritas Diocesana di Firenze, che adesso si estende al centro storico della città e lo fa con un nuovo sistema di raccolta domiciliare per permettere ai residenti di conferire gli abiti usati in modo più agevole. Il nuovo sistema di raccolta domiciliare prenderà il via lunedì 2. Questo nuovo servizio, effettuato all’interno della cerchia dei viali di circonvallazione, prevede la prenotazione del ritiro attraverso il numero telefonico dedicato 334 – 3695950 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle ore 17) con il quale concordare il giorno del ritiro e la fascia oraria (i giorni disponibili per il ritiro sono lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 12.30 alle ore 18 ed il sabato dalle 10.30 alle 16), indicando la quantità approssimativa di sacchi di materiale.

L’operatore della coop San Martino provvederà quindi a ritirare i sacchi con gli abiti usati all’ingresso dell’edificio (o direttamente al piano in caso di persone inabili o anziane). E’ assolutamente vietato lasciare sacchi sul marciapiede fuori dal portone. Per effettuare il servizio sarà utilizzato un furgone ibrido, che si muoverà in modalità elettrica nell’area interessata, utilizzando il motore termico solo per lo scarico degli abiti già raccolti. Il servizio permette l’inserimento lavorativo nella Coop San Martino di persone provenienti da categorie svantaggiate, naturalmente idonee e formate.

«Che un vestito usato o una scarpa vecchia possano, alla fine del loro normale ciclo di servizio, venire utili a qualcuno che sta peggio di noi, è importante – ha rilevato l’assessore Bettini – senza dimenticare che il riciclo di una tale mole di tessuti, sottratti alla discarica, ha evitato la spesa di centinaia di migliaia di euro per la raccolta dei rifiuti e ha fatto risparmiare migliaia di tonnellate di anidride carbonica e milioni di metri cubi di acqua per lo smaltimento. Questo ci permette di raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati di raccolta differenziata al 70%».

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