Fondazione con il Sud: il non profit sta uscendo dai recinti, chance per i giovani
BOLOGNA – “In Italia è in corso un’accelerazione sugli aspetti regolatori e normativi del Terzo settore ed è evidente che siamo di fronte a tendenze perentorie: il non profit sta uscendo dai recinti, da luogo con regole proprie e limitazioni a luogo che può contaminare il sistema con i propri valori e le proprie modalità di comportamento. La crisi economica, d’altra parte, ha dimostrato che ci vuole ibridazione”. A parlare è Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione Con il sud, in occasione di “Rigenerazione non profit”, la due giorni organizzata per festeggiare l’11esimo compleanno della fondazione, che si svolgerà a Bologna domani 6 ottobre fino al 7.. “Il cuore della manifestazione è la condizione giovanile non solo sul tema clamorosamente importante del lavoro ma anche sull’opportunità di partecipazione, di farsi sentire, di esserci”, aggiunge Borgomeo.
Il tema dell’iniziativa è, infatti, “Giovani e Terzo settore” e in platea all’Opificio Golinelli (via Paolo Nanni Costa 14) ci saranno 150 under35 impegnati nel non profit. Quale può essere il ruolo dei giovani in questa nuova dimensione del settore? “Il non profit è stato meritorio, efficiente nel gestire servizi ma ora la sfida è candidarsi a giocare un ruolo più complesso. Pensiamo ad esempio all’impresa sociale, alla crisi del welfare in cui il Terzo settore non è stato più supplente ma protagonista – risponde Borgomeo – I giovani possono interpretare questa nuova dimensione, forse hanno meno esperienza ma di certo hanno una maggiore capacità di adattarsi. Pensare a un futuro lavorativo dentro al non profit è una straordinaria opportunità”.
“Rigenerazioni non profit” inizia il 6 ottobre alle 21 al Teatro Arena del sole con lo spettacolo “Tvatt – Teorie violente aprioristiche temporali e territoriali” di e con Luigi Morra, con Pasquale Passaretti ed Eduardo Ricciardelli. Il 7 ottobre alle 10 si aprirà la plenaria a cui parteciperanno, oltre a Borgomeo, Giusella Finocchiaro, presidente Fondazione del monte di Bologna e Ravenna, Leone Sibani, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Federico Amico, portavoce del Forum Terzo settore Emilia-Romagna, Giuseppe Guzzetti, presidente Acri, Claudia Fiaschi, portavoce Forum Terzo settore. È prevista anche la partecipazione di Domenico De Masi, sociologo, Claudio Gubitosi, fondatore e direttore del Giffoni film festival, Geneviève Makaping, antropologa e giornalista, Paolo Pagliaro, giornalista e scrittore.
Nel pomeriggio saranno le nuove generazioni a essere protagoniste con l’apertura dei “Cantieri di design sociale”, uno spazio di confronto e scambio su scenari di prospettiva rivolto ai giovani che operano nel non profit: i 150 under35 provenienti da tutta Italia si confronteranno su lavoro e reddito, innovazione cultura e sociale, identità multiculturali, informazione e uso consapevole dei nuovi media. Cosa ci si aspetta dai cantieri? “I provocatori proporranno alcune idee ma ci aspettiamo una reazione per misurare il livello di attenzione e consapevolezza dei giovani su questi temi – conclude Borgomeo – e soprattutto vogliamo ascoltare proposte”. I frutti poi verranno raccolti dal Forum del Terzo settore per rendere più completa la sua Agenda 2018, il documento programmatico che orienterà l’impegno dell’organizzazione. (lp)