Fondazione con il Sud rilancia modello mutualistico: bando da 300 mila euro
ROMA – “Sperimentare un modello mutualistico sostenibile nato dal basso, gestito dal terzo settore insieme a pubblico e profit, mettendo al centro la capacità di una comunità di condividere competenze e servizi”. È questa la nuova impresa lanciata dalla Fondazione con il Sud che fino al 28 febbraio 2017 mette a bando fino a 300 mila euro per sostenere una nuova sperimentazione, per due anni, su di un solo territorio. Per la Fondazione con il Sud, che richiama alla mente le Società di Mutuo Soccorso degli inizi del Novecento, è tempo di “sperimentare un modello mutualistico nel Mezzogiorno, che sia innovativo, efficiente e sostenibile nella forma, ma che si ispiri ai principi di sussidiarietà e alla solidarietà reciproca. L’obiettivo del “Bando Mutualità al Sud” è quello di individuare un territorio ben definito (con almeno 200 mila persone residenti distribuite su più comuni), su cui sostenere la progettazione e la sperimentazione di una iniziativa del genere, volta a generare resilienza e benessere diffuso”.
A suggerire la strada della mutualità, gli effetti della crisi sulle regioni del Meridione. Una crisi che, spiega la Fondazione, “nonostante gli ultimi dati incoraggianti, ha generato la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e una disoccupazione giovanile vicino al 65 per cento”. Una delle conseguenze, spiega la Fondazione, è la “perdita del potere di acquisto, che purtroppo si avverte maggiormente nell’accesso ai servizi sociali, socio assistenziali, educativi e di cura della persona. Assistiamo a una crisi sempre maggiore del sistema di servizi alla persona esclusivamente basato sull’offerta pubblica: da una ricerca del Censis, ad esempio, nel 2016 ben 11 milioni di italiani hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sociali e sanitarie a causa di difficoltà economiche, non riuscendo a pagarle di tasca propria. Addirittura 2 milioni in più rispetto al 2012”.
L’iniziativa è rivolta a partenariati pubblico-privati composti per almeno il 60 per cento da organizzazioni non profit e per un minimo del 10 per cento da enti pubblici e profit. Non potranno partecipare al bando enti o partenariati riconducibili del tutto o in parte a società di mutuo soccorso già esistenti o attivi nel ramo delle assicurazioni sanitarie. “Tutti invocano un nuovo welfare, definito nei modi più diversi, ma difficilmente riusciamo poi a vedere sperimentazioni - ha dichiarato Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud -. Noi facciamo esattamente questo. Sperimentiamo iniziative che possano provocare innovazione sociale, indicando alternative sostenibili di sviluppo. Nel tempo ne abbiamo avviate diverse, ad esempio sul fronte della gestione dei beni confiscati e dei beni culturali. Ora vogliamo esplorare un’altra frontiera nella convinzione che l’integrazione della mutualità con le prestazioni offerte dalle organizzazioni di terzo settore rappresenti un possibile modello di welfare, nel quale tutti siano protagonisti e responsabili allo stesso livello del benessere delle comunità”.
Il meccanismo del bando è semplice. A partire da una propria visione strategica per il territorio di riferimento, il partenariato assegnatario del contributo sarà accompagnato in un processo di progettazione e di sperimentazione di un nuovo modello di mutualità, destinato ad allargarsi a tutti i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio. In questa prima fase, la Fondazione con il Sud mette a disposizione un contributo fino a 100 mila euro per coprire i costi di sviluppo delle attività progettuali. I partenariati candidati, tuttavia, dovranno proporre un “piano strategico di fundraising”, comprensivo di proiezioni delle quote di sottoscrizione dei soci e altri eventuali finanziamenti pubblici e privati, che concorra alla costituzione di un dispositivo mutualistico territoriale. A questo la Fondazione con il Sud applicherà, nel corso dei due anni di sperimentazione, un meccanismo addizionale mettendo a disposizione fino a un massimo di 200 mila euro. “L’avvio della sperimentazione, nonché la sostenibilità dell’iniziativa – spiega la Fondazione - saranno fondate, oltre che su di una parte monetaria, anche da una parte non monetaria, rappresentata dalle risorse non finanziarie, dalle competenze e dalle energie messe a disposizione del meccanismo. Questo consentirà di arrivare alla proposta di un paniere di opportunità di mutuo aiuto, mutuo scambio e mutuo soccorso di cui potranno usufruire tutti i cittadini”. Ai partecipanti, conclude la Fondazione, sarà richiesto di stipulare una dichiarazione d’impegno per la sperimentazione biennale e per la gestione della mutualità territoriale. Il testo del bando è pubblicato sul sito della Fondazione con il Sud.