Fondazione Soleterre, un Festival per celebrare i 20 anni di attività
In occasione del ventesimo anniversario dalla nascita di Fondazione Soleterre, arriva “Venti di Pace”, un momento di condivisione dell’impegno umanitario di Soleterre aperto a tutte le persone che vogliono costruire un mondo pieno di strategie di pace.
Il festival durerà 2 giorni e si terrà all’interno dell’Abbazia di Mirasole, alle porte di Milano, sede della Fondazione che dal 2002 lavora per il riconoscimento e l’applicazione del Diritto alla Salute nel suo significato più ampio, ossia favorendo i determinanti della salute, e non solo curando la malattia.
“In questi 20 anni di attività, Soleterre si è impegnata a salvaguardare e a promuovere il benessere psico-fisico per tutte e tutti, sia a livello individuale sia collettivo, per ogni età e in diversi luoghi del mondo, offrendo servizi di cura e contrastando le disuguaglianze che escludono gli individui dall’accesso ai sistemi sanitari per ragioni economiche e sociali”, scrive la Fondazione in una nota. Al centro degli sforzi della stessa Fondazione c’è il lavoro di cura dei bambini malati di cancro e dei loro familiari. Per loro, è attivo il programma internazionale “Grande contro il cancro”, che realizza progetti in partnership con 19 strutture sanitarie in 7 Paesi del mondo, raggiungendo ogni anno 3.000 minori malati e loro genitori.
Un importante determinante della salute, nella convinzione che essa non sia solo assenza di malattia, ha permesso a Soleterre di sviluppare anche “Work Is Progress”, un programma integrato di accompagnamento al lavoro che mette al centro l’individuo (sia malato che non) e ne valorizza il potenziale dal punto di vista non solo professionale, ma anche personale e culturale. Ogni anno Soleterre prende in carico circa 3.000 persone in condizioni di precarietà occupazionale, con particolare focus su pazienti oncologici e migranti.
La Fondazione, in questi anni contrassegnati prima da una pandemia globale e poi dalla guerra in Ucraina, si è distinta per una capacità di risposta anche nei contesti di emergenza, dispiegando una Rete Nazionale di 100 psicologi in tutta Italia per far fronte al bisogno di supporto psicologico scatenato dalla pandemia (raggiungendo circa 4.000 persone, di cui la metà minori) e organizzando 17 evacuazioni mediche per circa 100 pazienti oncologici pediatrici in fuga dall’Ucraina in guerra.
Fondazione Soleterre, dunque, il 15 e 16 ottobre festeggerà in compagnia di tanti ospiti d’eccezione che interverranno a una serie di talk, workshop e altri appuntamenti legati al mondo dell’arte e della fotografia.
Soleterre considera imprescindibile la promozione di una cultura di pace e per questo l’inaugurazione del festival spetta al talk “Ceci n’est pas un SET”: storie e immagini di chi ha vissuto da dentro il conflitto in Ucraina, a cui parteciperanno Damiano Rizzi, presidente di Fondazione Soleterre e giornalisti come Alessio Lasta, inviato di Piazzapulita, Giuseppe La Venia, inviato del TG1 e Vincenzo Circosta, fotoreporter; a seguire poi un workshop dedicato alla creazione di campagne di sensibilizzazione con finalità sociale, curato dal collettivo Creative Fighters.
Il pomeriggio invece è dedicato alla GenZ con un talk incentrato sul tema della salute mentale e il ruolo che ricoprono i social media per gli adolescenti e il loro utilizzo come strumenti divulgativi e di sensibilizzazione. Tra gli ospiti, oltre a esperti e psicoterapeuti tra cui Laura Parolin, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, Lavinia Barone, psicologa e psicoterapeuta dell’Università degli Studi di Pavia, e Chiara Ionio, professore associato dell’Unità di Ricerca sul Trauma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, la giornalista Greta Privitera de Il Corriere della Sera e la Tik Toker Dana Topliceanu nota sui social come mcdanald.s. A concludere l’appuntamento del sabato, ci saranno i Soleterre Awards, con la consegna dei premi “Giustizia Sociale”.
La domenica si aprirà ancora una volta con un talk, “Salute è Giustizia Sociale”, uno dei principali valori di Soleterre, per parlare degli obiettivi da raggiungere per contrastare le dinamiche sociali, culturali, politiche ed economiche che generano e alimentano la discriminazione e l’esclusione degli individui dai sistemi sanitari. Per l’occasione Fondazione Soleterre ha invitato i giornalisti Alessandro Sahebi, Raffaella Di Rosa e Valentina Petrini, oltre a Valerio Cecinati, primario dell’Oncologia pediatrica dell’Ospedale SS. Annunziata di Taranto e tanti altri ancora. Il pomeriggio vedrà invece un workshop a cura di Vauro Senesi e un monologo dell’attrice Anna Foglietta; alle 17:00 il Presidente di Fondazione Soleterre, Damiano Rizzi in occasione dei saluti conclusivi dell’evento, presenterà il suo nuovo libro “Lettere per il futuro” che racconta, in 7 lettere inviate al mondo, questi 20 anni in cui Soleterre è sempre stata in prima fila nella lotta contro ogni discriminazione sociale, economica e di genere.
“Tema centrale del festival sarà la pace, che intendiamo come modo di essere nel mondo e di relazionarsi agli altri nelle differenze e non come momento di pausa tra una guerra e l’altra: veniamo da due anni di pandemia e da mesi di guerra in Ucraina e crediamo ci sia bisogno di uno spazio e un tempo per nutrirsi di valori comuni e affermare una precisa visione del mondo. Con noi in questi 2 giorni giornalisti, operatori umanitari, fotoreporter, artisti che ci hanno accompagnato in 20 anni di lavoro e che ci aiuteranno a raccontarci, ognuno con il proprio linguaggio o arte” - commenta Damiano Rizzi, presidente di Fondazione Soleterre -. Con Venti di Pace vogliamo prenderci il giusto tempo per condividere questi primi 20 anni di attività e impegno umanitario. Speriamo che questa possa essere l’“edizione zero” di un appuntamento annuale per riflettere insieme sui nostri temi fondanti come il diritto alla salute, la giustizia sociale, la salute mentale, l’accesso alle cure, la lotta alle disuguaglianze”.