5 novembre 2014 ore: 17:43
Welfare

Fondi sociali, le regioni: "Dopo la non autosufficienza riequilibrare anche gli altri”

Presto gli emendamenti alla legge di stabilità. Si punta a eliminare il vincolo di 100 milioni per l’infanzia dentro al fondo Politiche sociali e di ricavare le risorse per i nidi dal pacchetto destinato alla famiglia. Nuovi fondi chiesti anche per i minori stranieri non accompagnati
Monete in bilico, euro, fondi

ROMA – Dopo l’aumento del Fondo per la non autosufficienza, passato da 250 a 400 milioni di euro nel breve volgere di qualche ora, c’è bisogno di “riequilibrare” l’intero pacchetto dei fondi sociali inseriti nella legge di stabilità per il 2015. A notarlo sono le regioni che presenteranno a breve, formalmente, una serie di emendamenti predisposti nei giorni scorsi e comunque già anticipati a ministri e sottosegretari competenti.

Il primo fondo che dovrebbe essere rafforzato è quello per le Politiche sociali, attualmente dotato di 300 milioni di cui però 100 vincolati ai servizi per l’infanzia: “Questo fondo – dice la coordinatrice al sociale della Conferenza delle regioni, Lorena Rambaudi – nasce nella legge 328/2000 come fondo indistinto: darcelo dicendoci come dobbiamo spenderlo è contraddittorio, e noi intendiamo mettere in discussione questo vincolo da tutti i punti di vista, formale, giuridico e sostanziale”. L’obiettivo è quello di eliminare il vincolo di 100 milioni e di poter dunque tornare quanto meno ad avere un fondo Politiche sociali indistinto a quota 300 milioni: “In caso contrario i soldi sono davvero risicati e già oggi abbiamo difficoltà a tenere in piedi il sistema”.

Bisogna abbandonare dunque l’ipotesi di dare un sostegno ai servizi per l’infanzia, in pratica agli asili nido? No. L’obiettivo delle regioni è che “i soldi per sostenere i nidi, che è anche una nostra battaglia, fossero presi dal fondo a sostegno della natalità, che può vedere così un mix di interventi fra sostegno monetario e servizi all’infanzia”. In pratica, i soldi per gli asili dovrebbero venire da quei 298 milioni rimasti disponibili nel pacchetto da 500 milioni riservati alle famiglie dopo che il governo ha deciso di dedicarne 202 (per il 2015) alla copertura del bonus bebé voluto dal premier Renzi. “I 100 milioni – dice Rambaudi - servono per dare un segnale di conforto ai nidi, perché non ne chiudano altri: non è neppure un sostegno, perché il sostegno ai nidi come previsto dalla normativa vigente impegnerebbe lo Stato per cifra molto più alte: si tratta però di un segnale da dare, per impedire che altri asili nidi possano chiudere”. Specialmente dopo che Renzi ha lanciato l’idea dei “mille asili in mille giorni”. La coordinatrice al sociale della Conferenza delle regioni argomenta ancora: “E’ importante far costruire gli asili, e molti regioni li hanno fatti interpretando al meglio a suo tempo il Piano – quello targato Bindi - di implementazione dei servizi all’infanzia, ma oggi quelle stesse regioni si trovano in difficoltà con il sostegno alla gestione, che costa tanto”. “Le famiglie hanno meno soldi per pagare le rette, i comuni anche, le aziende sono in crisi e fanno passi indietro anche sui nidi interaziendali sui quali pure si erano impegnate, insomma ci vuole assolutamente un sostegno pubblico”, dice.

Altre due richieste, sono quelle di incrementare il Fondo per i minori non accompagnati, visto che “i 32,5 milioni stanziati non sono sufficienti, ma di questo è ben consapevole anche il ministero dell’Interno che poi dovrà gestire quel capitolo”, e i fondi destinati alla copertura della social card ordinaria, per i quali le regioni vorrebbero aprire un confronto per arrivare a utilizzare i 250 milioni per progetti di contrasto alla povertà nella programmazione regionale. Quanto al Fondo non autosufficienza, poi, averlo aumentato non toglie il fatto che c’è un serio problema da risolvere, quello dei tempi: “Le regioni stanno utilizzando ora le risorse del Fondo stanziato un anno fa nella legge di stabilità per il 2014: bisogna accelerare con il riparto per mettere presto a disposizione le risorse. (ska)

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