Fondo Politiche della famiglia. La Corte dei Conti chiede un piano
L'incremento delle risorse stabilito dal governo Conte, senza dubbio rappresenta un elemento di discontinuità, almeno nei numeri. Per il documento, tuttavia, serve una fase di riforma più profonda. “Le risultanze dell’istruttoria evidenziano alcune criticità e carenze - spiega la Corte dei Conti - che richiedono indubbiamente un rinnovato impegno da parte del Dipartimento, chiamato a gestire, alla luce delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2019, oltre che dal citato decreto n. 86/2018, una fase di riforma dell’intero settore delle politiche per la famiglia che involge anche le finalità istituzionali del Fondo”. Secondo quanto spiega il documento, il Fondo stanziato da questo governo “risulta attualmente destinato a contrastare la crisi demografica, finanziando misure di sostegno alla famiglia, alla natalità, alla maternità ed alla paternità, ma anche ad assicurare iniziative in favore della componente anziana dei nuclei familiari ed in generale ad interventi diretti ai nuclei familiari a rischio”. Tuttavia, la Corte sottolinea la necessità di “una revisione di prassi operative nella gestione del Fondo rilevate negli anni e che hanno dimostrato di non essere in grado di assicurare pienamente l’efficiente ed efficace spendita delle risorse”.
Quel che manca, lamenta la Corte dei conti, è “una programmazione, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, al passo con l’evoluzione delle esigenze dei destinatari delle provvidenze, quanto mai rapida e bisognosa del più puntuale rispetto delle tempistiche dettate dalle norme che collegano la programmazione a livello nazionale al corretto e efficace funzionamento dell’Osservatorio nazionale e della Conferenza Nazionale”. E qui arriva la stoccata al governo: “Tutta la gestione osservata ha avuto a riferimento l’unico documento programmatico adottato nel periodo considerato e cioè il Piano nazionale 2012, che non è stato successivamente aggiornato, aggiornamento che rappresenta, ancora oggi, una finalità primaria ed un obiettivo non più procrastinabile”.