Fondo regionale disabili, a Bologna 2,8 milioni di euro per il lavoro
BOLOGNA - Approvato il riparto delle risorse del Fondo regionale disabili assegnate dalla Regione Emilia-Romagna nel dicembre scorso. Sui 2,8 milioni di euro a disposizione della Città metropolitana di Bologna, 1.286.000 euro sono destinati a politiche attive del lavoro, e 1,5 milioni di euro alla formazione di giovani con disabilità e adulti disabili disoccupati oppure occupati, di cui 400 mila euro per la formazione di persone disabili disoccupati, 200 mila euro per la formazione di persone disabili occupate e 900 mila euro per esperienze orientative e formative rivolte a giovani disabili tra 16 e 22 anni.
Interventi di politica attiva. Da un lato, si tratta di percorsi di inserimento lavorativo “mirato” o di miglioramento dell’occupabilità delle persone con disabilità disoccupate (sono previsti 150 mila euo per il finanziamento delle attività di accoglienza, presa in carico e consulenze orientative per persone disabili da inserire al lavoro) e dall’altro, incentivi alle imprese (536 mila euro) e protocolli di collaborazione con altri soggetti pubblici che si occupano di inserimento al lavoro delle persone con disabilità: 500 mila euro saranno utilizzati per rifinanziare due protocolli operativi attualmente in essere con i Servizi socio-sanitari di handicap adulto e con il Dipartimento di salute mentale. Infine, 100 mila euro sono stati destinati alle attività di formalizzazione delle competenze in uscita dai tirocini formativi. Non sono previste risorse per i percorsi di valutazione dell’occupabilità per disabili disoccupati, tirocini formativi e persorsi di transizione al lavoro all’interno di coop sociali di tipo b perché per queste attività sono ancora disponibili risorse del 2013 da impegnare.
Istituito dalla Legge 17/2005, il Fondo regionale disabili è alimentato dai contributi esonerativi pagati dalle aziende che non assumono l’intera quota disabili prevista e dalle relative sanzioni comminate ai datori di lavoro inadempienti rispetto agli obblighi previsti dalla Legge 68/1999 sul diritto al lavoro per le persone con disabilità. La legge regionale prevede che le risorse del fondo siano assegnate periodicamente alle Province (o Città metopolitane) che ne attuano la programmazione in accordo con la Commissione di concertazione integrata dalle rappresentanze dei soggetti con disabilità comparativamente più rappresentative a livello locale. (lp)