Indagini Covid. Fontana (Regione Lombardia): "Il Governo può creare zone rosse, io non c'entro"
Milano - "E' veramente vergognoso che una persona sentita all'inizio dell'indagine come persona informata dei fatti, dunque come testimone, scopra dai giornali di essere trasformato in indagato, è una vergogna che credo debba essere valutata da chi di dovere. Io non so sulla base di quali valutazioni il senatore Crisanti abbia tratto le conclusioni che hanno portato a questa incriminazione, perché quando si tratta di un'emergenza pandemica la commpetenza è dello stato, ma secondo la Costituzione, mica secondo me".
Il governatore lombardo Attilio Fontana, intervistato da 'Radio Anch'Io', replica e commenta la notizia 'piovuta' nella serata di ieri, ossia che Fontana (assieme all'ex assessore lombardo Giulio Gallera, ma anche all'ex premier Giuseppe Conte e l'ex ministro Roberto Speranza) risultino indagati per la mancata 'chiusura' della zona bergamasca tra Alzano e Nembro, all'epoca della pprima ondata di pandemia, nel 2020. La linea guida con cui si è mossa la procura di Bergamo è stata la relazione tecnica del microbiologo Andrea Crisanti, allora consulente e ora senatore eletto con il Pd.
"La stessa ministra Lamorgese- precisa- aveva mandato una direttiva dicendo che l'istituzione delle zone rosse era una competenza dello stato, il ministro Boccia in quei giorni disse che lo stato è quello che comanda". Inoltre, "al ministro Speranza- va avanti il governatore lombardo- abbiamo mostrato i dati che loro avevano ricevuto prima di noi, e dai quali si poteva ravvisare una qualche preoccupazione, il ministro se n'è reso conto e ci ha detto che avrebbe convinto a chiudere tutta la zona..."
Infine, un altro punto: "Io- sottolinea Fontana- non penso di poter prendere dei provvedimenti in contrasto contro il governo e contro l'Istituto superiore di Sanità, e se avessi emesso un'ordinanza, con chi l'avrei fatta eseguire? Non ho a disposizione né esercito, né Carabinieri, né la Guardia di Finanza: deve essere il governo a dare ordine di intervenire", osserva. Insomma, "un processo curioso, perché come sempre so di essere coinvolto dai giornali, come gli altri in cui sono stato assolto", conclude Fontana.
(DIRE)