Forum famiglie: “Servono investimenti strutturali per il futuro”
"Il Forum delle Associazioni Familiari desidera esprimere un sincero ringraziamento alla Commissione per l’opportunità di partecipare a questa audizione. Grazie alla presenza capillare in tutte le aree del Paese, tramite le nostre 500 associazioni che possiedono un know-how molto diversificato, possiamo esprimere un punto di vista aggiornato sulla situazione delle famiglie e delle loro aspettative. La proposta di legge di bilancio contiene diverse disposizioni ascrivibili alle politiche familiari e un’altra serie di interventi che impattano significativamente sulla vita familiare. Riconosciamo l’impegno a tracciare un percorso di centralità della famiglia nel panorama politico ed economico nazionale; tuttavia, la costante esiguità delle risorse disponibili, la cosiddetta ‘coperta corta’, limita l’efficacia di tali politiche, specialmente alla luce dei fenomeni demografici. Se quest’anno la coperta è corta, gli anni prossimi sarà ancora più corta a causa del crescente squilibrio demografico, fino a diventare un lenzuolino”. Lo dichiara Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, intervenendo in audizione presso la Commissione Bilancio della Camera dei deputati sul ddl n. 2112 – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.
“Vale la pena di ricordare – prosegue Bordignon - che Istat ha registrato l’ennesimo record negativo di nascite per l’anno scorso e ha ulteriormente confermato il trend in discesa anche per quest’anno: nei primi sette mesi si sono registrate altre 4.600 nascite in meno. Dai dati relativi al 2023 emerge che il 12% della popolazione ha un'età compresa tra 0 e 14 anni, il 63% rientra nella fascia d'età compresa tra 15 e 64 anni, mentre gli abitanti aventi più di 65 anni rappresentano circa il 24% del totale. Si riscontra, dunque, una forte erosione alla base della cosiddetta piramide delle età della popolazione italiana.
Se da un lato possiamo esprimere un apprezzamento rispetto a diverse delle misure introdotte per la famiglia, dall’altro ci pare evidente come il ‘pacchetto’ sia lontano dall’urgenza, più volte sottolineata anche dal Governo, di cambiare il trend demografico perché da questo dipende la tenuta del sistema produttivo, sanitario, sociale e pensionistico del sistema Paese.
Non si può invertire la curva della denatalità solo con questi interventi e risorse, servono misure strutturali e investimenti adeguati. È altresì fondamentale ricordare che la costante denatalità impone scelte prioritarie e urgenti, volte a supportare la natalità e la centralità della famiglia, operativamente ma anche culturalmente, nella società contemporanea. Solo così possiamo sperare di disegnare un futuro solido per le attuali e per le prossime generazioni, garantendo la sostenibilità del sistema Paese e una società coesa, capace di rispondere alle nuove sfide sociali, culturali ed economiche".