16 giugno 2015 ore: 15:50
Immigrazione

Francia e Germania disponibili sulle quote, ma non per i migranti economici

Consiglio affari interni a Lussemburgo: Alfano parla di “significative aperture” e parla davanti ai giornalisti insieme ai colleghi degli altri due paesi. Che si dicono pronti a “mostrare solidarietà” verso Italia e Grecia, ma solo sulla redistribuzione dei richiedenti asilo
Giulio Piscitelli/Contrasto Richiedenti asilo

Richiedenti asilo. Foto: Giulio Piscitelli/Contrasto

BRUXELLES - "Abbiamo ottenuto alcune cose che riteniamo molto positive. La prima è che ci siano tempi certi per la chiusura del meccanismo di ricollocamento dei profughi. La seconda è che il sistema di un rimpatrio deve essere sempre più europeo e non escludiamo missioni in Africa per ottenere la cooperazione" dei Paesi terzi.

E' quanto ha indicato il ministro dell'Interno Angelino Alfano che ha partecipato al Consiglio Affari Interni Ue in Lussemburgo. Quanto agli hotspot, cioè i nuovi centri dove gli specialisti di Frontex, Ufficio dell'asilo Ue (Easo), Europol e Eurojust collaboreranno con le autorità italiane, Alfano ha detto: "Si riescono a gestire bene se c'è un meccanismo dei rimpatri che funziona, in caso contrario salta tutto il sistema". Dando un giudizio su quanto deciso in Lussemburgo ha sottolineato: "Su tutto questo ci sono stati risultati positivi, ed in alcuni casi delle significative aperture".

Il dibattito avvenuto al Consiglio Ue, secondo Alfano, ha avuto un "un buon clima. Abbiamo giudicato l'Agenda della Commissione europea come un primo passo, sia per aver infranto il muro di Dublino sia per i rimpatri. Abbiamo ottenuto alcune cose molto positive".

I ministri di Italia, Germania e Francia, Angelino Alfano, Thomas De Maizière e Bernard Cazeneuve, hanno mostrato il loro impegno a collaborare per chiudere il dossier immigrazione, intervenendo insieme davanti a giornalisti e telecamere. "Sui numeri occorre discutere ancora e certamente lo faranno i capi di Stato e di governo al prossimo consiglio", ha indicato Alfano. "A Ventimiglia la situazione è difficile per l'Italia e per la Francia, ma non c'è uno scontro, c'è la volontà di lavorare assieme, per fare in modo che si possano applicare le regole Ue", gli ha fatto eco il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve. "Siamo in una situazione particolarmente difficile, e anche l'Italia ha un grosso peso da portare. Per questo la combinazione di solidarietà e responsabilità è la giusta risposta", ha sottolineato il ministro tedesco Thomas De Maiziere, riferendosi alla proposta franco-tedesca che in realtà era già stata presentata con una lettera al commissario Ue Dimitris Avramopoulos ad inizio giugno. Questa proposta si decifra con una "responsabilità da parte di Italia e Grecia e solidarietà da parte degli altri Stati, anche quelli che fino ad oggi non hanno preso richiedenti asilo".

"Cazeneuve e io abbiamo lanciato un'iniziativa insieme - ha affermato De Maiziere - che forse può significare un compromesso. Consiste nell'essere pronti a mostrare solidarietà verso l'Italia e la Grecia. Siamo disposti ad aiutare lì, in maniera massiccia, su accoglienza e registrazioni. Siamo anche disposti a lavorare per una distribuzione in Europa. Ma questa distribuzione riguarda i richiedenti asilo, coloro che hanno prospettiva di restare, e non i migranti economici che dovrebbero restare in Italia e Grecia nei cosiddetti hotspot e da lì essere rinviati ai loro Paesi d'origine con l'aiuto europeo".

In questa maniera, secondo De Maiziere, "si riduce il numero di quelli che devono essere ridistribuiti e si agevola la solidarietà in Europa ed in particolare con l'Italia. Speriamo che questo possa essere un percorso, che non oggi, ma forse nel breve termine possa portare a un compromesso". Ulteriori decisioni sono attese dal Vertice europeo della settimana prossima, il 25 e il 26 giugno. (gdp)

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