28 agosto 2014 ore: 12:55
Immigrazione

Frontex Plus, Sami (Unhcr): "Europa continui a salvare vite"

L’auspicio del portavoce per il Sud Europa per l'Agenzia Onu per i rifugiati dopo il vertice di ieri tra Alfano e Malmström sul futuro di Frontex e Mare Nostrum. “Crisi in atto sono gravi, Ue adotti strategie a breve e lungo termine”
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ROMA – “Su Frontex plus ci sono ancora pochi dettagli, per noi ciò che conta è che si continui a salvare vite perché continueremo ad avere persone che cercheranno di arrivare in Europa attraversando il Mediterraneo”. Così Carlotta Sami, portavoce per il Sud Europa dell'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati, dopo il vertice tenutosi ieri a Bruxelles tra il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il commissario Ue per gli Affari interni, Cecilia Malmström sul futuro del programma Frontex e sull’operazione italiana Mare Nostrum. “Abbiamo sempre auspicato che l’operazione diventasse europea – ha spiegato Sami - e che venisse potenziata in modo da comprendere acque non solo italiane. Tenendo conto che tanti naufragi sono avvenuti anche nel mar Egeo, in acque libiche o internazionali bisognerà valutare bene tutti gli aspetti in modo da assicurare che le persone vengano salvate”.

Per Sami, in Europa c’è più consapevolezza del dramma del Mediterraneo. “Dopo le tragedie di Lampedusa – ha aggiunto il portavoce - e dopo il fatto che anche noi come Unhcr abbiamo messo bene in luce quali siano i rischi che queste persone corrono attraversando il Mediterraneo, crediamo sia impossibile non avere coscienza e chiarezza rispetto a quello che l’Europa si sta apprestando a dover affrontare”. Secondo Sami, inoltre, l’instabilità crescente nell’area mediterraneo non può non riguardare anche i paesi europei. “Le crisi in atto sono così gravi e ve ne sono anche di nuove, come la Libia, per cui è fondamentale che l’Europa abbia una strategia immediata, ma anche di medio e lungo termine per poter garantire protezione ai rifugiati”.

In attesa dei dettagli del nuovo piano annunciato da Malmström per il prossimo novembre, l’Unhcr auspica che vengano messi in campo più mezzi per salvare vite umane e che al contempo ci sia un numero ampio di paesi coinvolti. “È importante che l’Europa metta in campo un’operazione di concertazione e sensibilizzazione con tutte le imbarcazioni che solcano il mediterraneo - , ha spiegato Sami -, coinvolgendo anche le navi mercantili diffondendo una cultura di salvataggio in mare che è fondamentale in questo momento”. Per quanto riguarda la gestione degli arrivi, infine, per l’Unhcr ”è importante che ci sia un’assunzione di responsabilità condivisa e che ci siano programmi concertati in modo tale da mettere a disposizione più possibilità per ricevere protezione in Europa, come avere più posti per i reinsediamenti, più programmi per i casi vulnerabili, una facilitazione dei ricongiungimenti familiari”. (ga) 

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