5 dicembre 2023 ore: 14:17
Società

Funerali di Giulia Cecchettin, il padre: “Ora lavoriamo contro la violenza sulle donne”

Il discorso del papà è un invito al cambiamento: “Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza”. La folla davanti alla chiesa fa "rumore" per l'ultimo saluto alla ragazza
Gino Cecchettin

Il padre di Giulia Cecchetin, Gino, durante il funerale della ragazza

ROMA - "Mia figlia Giulia era proprio come l'avete conosciuta, una giovane donna straordinaria, allegra e vivace, mai sazia di imparare”. Le parole di Gino Cecchettin, padre di Giulia, risuonano nella basilica di Santa Giustina di Padova, gremita di gente nel giorno dell’ultimo saluto alla ragazza uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. "Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita donne, vittime di coloro che avrebbero dovuto amarle; invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi, fino a perdere la loro libertà, prima di perdere anche la vita. Come può accadere tutto questo. Com'è può essere successo a Giulia?" ha detto Gino Cecchettin nel corso del suo toccante discorso. Il papà della ragazza si è augurato  che “la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, che la sua morte sia la spinta per cambiare". 

Poi si è rivolto agli uomini: “per primi dobbiamo dimostrare di essere agenti di cambiamento, contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali. Dovremmo essere attivamente coinvolti – sottolinea – sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne, e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza anche i più lievi". E infine ha aggiunto: "Cara Giulia è il momento di lasciarti andare, salutaci la mamma. Impareremo a danzare sotto la pioggia. Grazie per questi 22 anni, addio Giulia, amore mio". 

Fuori dalla chiesa, circa ottomila persone hanno ascoltato in silenzio la funzione, alla fine hanno accolto il saluto del papà, con un lungo applauso. All’uscita del feretro hanno poi fatto suonare campanelli e chiavi per “fare rumore” per Giulia, come più volte chiesto dalla famiglia, a cominciare dalla sorella Elena. Ai funerali era presente per il governo il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha rivolto in mattinata un pensiero: "Il valore e il rispetto della vita vanno riaffermati in ogni ambito e va ribadito con forza in questo momento in cui sono in corso i funerali di Giulia Cecchettin".
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