6 maggio 2016 ore: 13:02
Famiglia

Futura mamma al "concorsone", un’ambulanza fuori dall’aula per Ilaria

Ilaria, a pochi giorni dal parto, avrà accesso prioritario per l’identificazione e un presidio medico per eventuali urgenze. In questi giorni è stata contattata da tante altre donne con esigenze simili. E’ donna l’85% dei 63mila aspiranti insegnanti iscritti al concorso
Scuola. Concorsone

ROMA - Ci sarà un’ambulanza della Croce rossa il 19 maggio nei pressi dell’aula nella quale svolgerà la prova del concorso scuola Ilaria Venanzi, al nono mese di gravidanza e a pochi giorni dalla data presunta del parto. La comunicazione è arrivata dall’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria e porta la firma della dirigente Sabrina Boarelli, ed è la riposta alla richiesta avanzata da Ilaria il 19 aprile scorso, nella quale la candidata chiedeva di poter svolgere l’esame, visto lo stadio avanzato della gravidanza, in una delle sedi di concorso più vicine alla sua città, Spoleto. Ora, la sede resta quella di Perugia ma con alcune novità: “Sarà cura di questo ufficio – scrive Boarelli - impegnarsi con il Comitato di vigilanza attivo nella sua aula al fine di garantirle accesso prioritario, limitando allo stretto necessario i tempi per l’identificazione e che già si è provveduto ad allertare la Croce Rossa, qualora si dovesse rendere necessario un presidio medico, per far fronte ad eventuali e improvvise sue necessità”.

La dirigente dell’Usr chiarisce anche in merito ai criteri di individuazione delle sedi: nella scelta va tenuto conto dei “candidati che hanno necessità di tempi aggiuntivi e di tutor”, della” necessità di mantenere una riserva di posti utilizzabili in caso di emergenza improvvisa e imprevista”, della “riserva di posti per soggetti con provvedimenti cautelari”, nonché della “necessità di rotazione degli istituti scolastici”, che non possono comunque sospendere le lezioni per lo svolgimento del concorso (per questo si dà precedenza ad aule messe a disposizione dalle università, che possono calendarizzare con più flessibilità le lezioni).

L’auspicio di Ilaria è che il caso da lei sollevato possa servire a tutte le altre donne nelle sue condizioni. E che si inseriscano finalmente tra i criteri di scelta in tutti i concorsi pubblici anche quelli relativi alle donne in gravidanza. Una novità di grande portata sociale e culturale ma anche organizzativa, considerando che, dei 63mila iscritti al concorso scuola 2016, l’85 sono donne. (ep)

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