20 settembre 2018 ore: 16:31
Giustizia

Garante detenuti del Friuli Venezia Giulia: situazione regionale assolutamente tragica

"La situazione carceraria regionale, come quella nazionale, assolutamente tragica. Abbiamo due direttori per cinque penitenziari, cosa non ammissibile, non possibile. Questo a discapito di tutte le funzioni interne al carcere". Il garante regionale ...

"La situazione carceraria regionale, come quella nazionale, assolutamente tragica. Abbiamo due direttori per cinque penitenziari, cosa non ammissibile, non possibile. Questo a discapito di tutte le funzioni interne al carcere". Il garante regionale per le persone private della liberta' personale, Pino Roveredo, sfrutta l'opportunita' dell'audizione in commissione Garanzia del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia per offrire uno scorcio sulla questione dei penitenziari. "Abbiamo un educatore a Tolmezzo per 148 detenuti, il corpo di Polizia penitenziaria assolutamente ridotto all'osso- sottolinea Roveredo- Questo porta poi a un risultato nazionale che continua a non colpire e non stupire. Il 75% del popolo carcerario torna a delinquere. Questo quadro e' la dimostrazione, ma questa e' una mia polemica- precisa- che l'istituzione carcere e' un'istituzione illegale. L'istituzione carcere dovrebbe rieducare, ma questi numeri non lo stanno dimostrando".

Questione particolare nel problema complessivo e' la malattia mentale, sottolinea il garante. Chiusi il gli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), le Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), che dovrebbero sostituirli, non sono ancora pienamente operative. "Il 70% della popolazione carceraria e' colpita in maniera grave o meno grave da problemi psichiatrici. Noi non siamo attrezzati, i Rems sono ancora in fase di assestamento e questo porta a episodi di grossa violenza- ammonisce Roveredo- Qui in regione abbiamo avuto ultimamente due suicidi, tre aggressioni agli agenti penitenziari. Questo porta a un clima esplosivo che non sara' piu' facile gestire", conclude il garante dei detenuti.

(DIRE)

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