Garante Emilia-Romagna: aiutati 405 piccoli terremotati
Come per tutti gli altri servizi della Regione, il terremoto ha assorbito molto dell'impegno anche del Garante per i minori dell'Emilia-Romagna, Luigi Fadiga, che oggi in Assemblea legislativa ha presentato la relazione sul suo primo anno completo di attivita' da quando e' stato nominato. Nel complesso sono state 118 le segnalazioni arrivate dai cittadini all'ufficio del Garante fra il marzo 2012 e il febbraio 2013: 19 riguardano la tutela di interessi diffusi (dal rischio per la salute agli sgomberi di famiglie rom; da fenomeni di accattonaggio a pratiche commerciali scorrette) e 99 i casi singoli che hanno coinvolto 143 minorenni (76 maschi e 67 femmine; 93 italiani e 50 stranieri). Fra le attivita' piu' importanti a cui Fadiga ha lavorato in quest'anno c'e' pero' ovviamente il sostegno alle zone dell'Emilia colpite dal terremoto del maggio 2012.
Il Garante ha collaborato a un progetto promosso da Save the Children per monitorare, tutelare e promuovere i diritti dei minori coinvolti dal terremoto. Con la collaborazione di Save the Children sono stati messi a disposizione di bambini e ragazzi spazi di convivenza "a misura di bambino" nelle tendopoli di Finale Emilia, Novi di Modena, Concordia sulla Secchia, San Possidonio, per un totale di 405 bambini e ragazzi fino a 17 anni che hanno partecipato.
Piu' in generale, lamenta Fadiga in aula, "il sistema di protezione dell'infanzia e dell'adolescenza risulta estremamente articolato e frammentario, con aggregazioni istituzionali costruite in funzione di scopi del tutto diversi dal voler creare e rendere efficace ed efficiente un diritto: 348 Comuni, nove Province, i servizi socio-sanitari per i minorenni fanno capo ad oltre 67 enti gestori. Tutto cio' ha determinato disomogeneita' delle metodologie, sovrapposizioni, lacune e mancato coordinamento anche all'interno di un'unica citta'- denuncia il Garante- conflitti di competenza territoriale, difficolta' di rapida individuazione del responsabile del servizio". Sul fronte giudiziario, Fadiga ha messo in piedi il Tavolo di lavoro permanente con l'autorita' giudiziaria minorile e i responsabili dei servizi socio-sanitari della regione, a cui partecipano il Procuratore e il presidente del Tribunale dei minorenni.
Il Garante ha poi avviato collaborazioni con le associazioni di avvocati, come Avvocato di strada, e il Consiglio dell'ordine della Corte d'Appello. In Emilia-Romagna i minorenni sono quasi 705.000, pari al 15,8% dei residenti (11 anni fa erano il 13,7%). Un contributo fondamentale al trend di crescita e' venuto dai minori stranieri nati in Italia: sono 121.000 e rappresentano il 17,2% dei minorenni residenti in Emilia-Romagna, con punte del 22,5% a Piacenza e del 19,6% a Modena.
In totale, Reggio Emilia e' la provincia con piu' bambini e ragazzi (18%), Ferrara quella con la percentuale piu' bassa (13%), Bologna ha il piu' alto numero di minorenni in termini assoluti (152.000 persone). Al 31 dicembre 2010, il totale dei minori in carico ai servizi sociali dell'Emilia-Romagna (per problematiche socio-economiche, assistenziali o per necessita' di protezione) era di 55.814 persone, pari all'8% dei minori residenti.
Nel territorio regionale, le comunita' di accoglienza per minori fuori famiglia sono circa 320, molto diversificate per tipologia. I minorenni collocati in struttura residenziale a fini di protezione erano 1.721 alla data del 31 dicembre 2010, e 1.574 quelli in affido etero-familiare e parentale. (DIRE)