13 giugno 2017 ore: 12:27
Famiglia

Garante infanzia: allarme povertà educativa, crea devianze

Rapporto annuale del garante per l'infanzia e l'adolescenza presentato alla Camera dalla presidente Filomena Albano. "La povertà educativa è direttamente correlata a quella economica delle famiglie e rischia di perpetuarsi da una generazione all'altra, come in un circolo vizioso"
Minori. Povertà educativa. Bambino alla lavagna

ROMA - L'Istat ha calcolato che in Italia nel 2015 1,1 milioni di minori vivono in condizione di poverta' assoluta. Vale a dire nell'impossibilita' di avere accesso a un paniere di beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, e' considerato essenziale per uno standard di vita minimamente accettabile, tale da evitare gravi forme di esclusione sociale. E' quanto rileva il Rapporto annuale dell'Autorita' garante per l'Infanzia e adolescenza presentato alla Camera dalla presidente Filomena Albano alla presenza di Laura Boldrini.

Accanto alle condizioni di poverta' materiale- viene sottolineato- si registrano segnali allarmanti anche per i casi di poverta' educativa. Essa va intesa sia come privazione delle possibilita' di accesso ad opportunita' educative, sia come privazione della possibilita' e della liberta' di scelta di quelle opportunita'.

La poverta' educativa e' direttamente correlata a quella economica delle famiglie e rischia di perpetuarsi da una generazione all'altra, come in un circolo vizioso.

Il diritto all'educazione non riguarda solamente il sistema di istruzione, formale e informale, ma anche il diritto alla crescita ed allo sviluppo relazionale, affettivo, emozionale, culturale, sociale. La poverta' e' anche poverta' affettiva e di relazioni, che crea esclusione. I bambini poveri sono spesso bambini piu' soli perche' costretti a rinunciare a importanti occasioni di socializzazione.

Secondo l'Autorita' garante, "l'investimento educativo, in tal senso, contribuirebbe non solo a interrompere le catene intergenerazionali della poverta', ma agirebbe in senso preventivo rispetto all'evolversi in forme di disadattamento e di devianza. In quest'ottica, e' fondamentale offrire opportunita' educative integrate e di qualita', a partire dai primi anni di vita e un investimento nella definizione dei livelli essenziali delle prestazioni.

"Tutti i bambini devono essere ricchi in egual misura - ha sottolineato la Garante Filomenaper l'Infanzia Albano - e la lotta alla poverta' rappresenta una sfida da vincere per garantire l'uguaglianza, nella consapevolezza che la poverta' dei bambini di oggi si trasformera' nella poverta' degli adulti di domani".

In questa direzione sono state avviate misure di contrasto alla poverta' che devono essere seguite nella attuazione pratica: • Sostegno Inclusione Attiva (SIA) rivolta alle famiglie con figli di minore eta' e mirato a garantire un vero e proprio programma di inserimento sociale

• Fondo specifico per il contrasto della poverta' educativa minorile, alimentato dalle Fondazioni di origine bancaria (FOB) e destinato al sostegno di interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori

• Reddito di Inclusione (REI) un sostegno economico che viene fornito ai nuclei familiari che si trovano al di sotto della soglia di poverta' assoluta.

Compito dell'Autorita' garante e' di monitorare lo stato di attuazione delle misure adottate, fermo restando che tali misure rischiano di non produrre gli effetti sperati se non sono accompagnate dalla attivazione e dal sostegno di reti di servizi sociali sul territorio. (DIRE)

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