23 ottobre 2024 ore: 14:38
Società

Gaza, al nord “è una catastrofe. Non riusciamo a raggiungere i feriti in strada”

La testimonianza del chirurgo di Medici senza Frontiere, Mohammed Obeid: “Feriti ovunque nell’ospedale Kamal Adwan. Mi sono rifugiato qui con mia moglie e i miei figli, dove posso curare numerosi pazienti C’è morte dappertutto, di ogni tipo e forma”
L'ospedale di Msf e Gaza

ROMA - “C’è morte dappertutto, di ogni tipo e forma, nell'ospedale di Kamal Adwan e nel nord di Gaza. I bombardamenti non cessano. L'artiglieria non si ferma. Gli aerei non si fermano. I bombardamenti sono pesanti e anche l'ospedale viene preso di mira. Sembra la scena di un film, sembra surreale”: è la testimonianza di Mohammed Obeid, chirurgo ortopedico di Medici Senza Frontiere , in azione all'ospedale di Kamal Adwan, a nord di Gaza.

“Circa 5 giorni fa – racconta - è stata colpita la mia casa. Hanno fatto saltare completamente il tetto e i serbatoi dell'acqua, ma noi eravamo al piano terra e solo una persona è rimasta ferita, grazie a Dio. Ci siamo allontanati da casa più di una volta, spostandoci in zone diverse, la mia famiglia e i miei vicini erano terrorizzati. Mi sono rifugiato nell'ospedale Kamal Adwan con mia moglie e i miei figli e ora lavoro qui, dove posso curare numerosi pazienti. Non ci sono parole per descrivere la situazione dell'ospedale di Kamal Adwan: è disastrosa. L'ospedale è completamente sovraccarico. Ci sono feriti ovunque, fuori e dentro la struttura, e non abbiamo attrezzature mediche e chirurgiche per assisterli”.

E ancora: “Le ambulanze non possono spostarsi. Non possiamo raggiungere i corpi delle persone rimaste uccise e non possiamo salvare i feriti che giacciono per strada. Molti di loro sono morti ancor prima di raggiungere l'ospedale e altri all'interno dell'ospedale, perché non siamo riusciti a curare le loro ferite. Ci sono 30 persone morte all'interno dell'ospedale e circa 130 pazienti feriti che hanno bisogno di cure mediche urgenti. Il personale medico è esausto e molti sono rimasti anche feriti. Abbiamo perso la speranza. Non ho parole per descrivere quello a cui stiamo assistendo”.

Di qui l'appello: “Chiediamo a tutti i paesi di chiedere la fine dell’assedio nel nord di Gaza che sta portando alla morte di così tante persone”.

Qui l'audio della testimonianza

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