Gaza. Arci: “Fermare il genocidio. Fermare la guerra mondiale!”
L’Arci chiede che tacciano le armi a Gaza e che sia scongiurata un’escalation bellica nel mondo. Scrive l’associazione: “La sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, che è il tribunale dell’Onu, ha messo Israele sotto inchiesta per genocidio. Ha ordinato a Israele di interrompere lo sterminio della popolazione e la distruzione della città, di garantire l’accesso di tutti gli aiuti e l’assistenza necessaria. E invece Netanyahu ha ordinato all’esercito di invadere Rafah, dove è sfollata in condizioni atroci la maggioranza della popolazione di Gaza. Fermarlo è un dovere politico, etico e morale”.
Facciamo il possibile per costruire il massimo di unità e di azione unitaria intorno a poche essenziali richieste per Gaza, che è l’assoluta priorità di oggi: cessate il fuoco immediato e permanente; liberi tutti e tutte; fine dell’occupazione; autodeterminazione per il popolo palestinese; stessi diritti per due popoli”.
“L’Italia invece va alla guerra”
Continua l’Arci: “Anche tutti i paesi membri delle Nazioni Unite sono obbligati a non contravvenire la sentenza della Corte, e dovrebbero smettere di essere complici del massacro. E quindi, ad esempio, la decisione di molti paesi e dell’Italia di sospendere i fondi all’UNRWA è illegale. Senza mandato dell’Onu e senza voto parlamentare stiamo poi per prendere il comando tattico della missione ASPIDES nel Mar Rosso contro le azioni degli Houti yemeniti. Non è una estensione della missione Atalanta contro la pirateria. E’ una missione potenzialmente offensiva, con regole di ingaggio fumose, che ci rende attori attivi del conflitto in Medio Oriente e ci espone al coinvolgimento diretto nella possibile escalation. Invece che contribuire a risolvere il problema alla radice, mettendo fine al massacro a Gaza, andiamo alla guerra”.
“Ci stanno portando nella terza guerra mondiale”
“Con il Medio Oriente in fiamme – continua Arci -, dopo due anni di guerra in Ucraina, con la Nato che punta al Pacifico e Russia, Cina e Iran che preparano esercitazioni militari congiunte, gli esperti discutono sugli anni che ci separano da un vero conflitto mondiale. Il governo italiano aumenta le spese militari, annuncia l’invio di portaerei e F35 nell’Indo-Pacifico, e compie giorno dopo giorno i passi che ci portano in guerra. Un disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri ha modificato le norme per le missioni militari all’estero, per accelerare i tempi della loro approvazione e per evitare il voto in Parlamento. La Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato ha modificato la legge sul commercio delle armi rendendo più semplice l’import/export, rendendo meno trasparenti e leggibili i dati: un favore ai produttori e ai mercanti di armi, e alle banche armate”.
“Fermiamo il genocidio a Gaza, fermiamo la guerra mondiale”
“Fermiamo il genocidio a Gaza, fermiamo le guerre, i crimini di guerra, il riarmo, l’apertura di nuovi fronti – è l’appello -. Chiediamo impegno per il cessate il fuoco in tutti i conflitti, quelli in prima pagina e quelli dimenticati, come le guerre africane. Chiediamo il cessate il fuoco in Ucraina, serve una soluzione politica, basta con le armi. Basta con il neo-colonialismo, i due pesi e due misure, le violazioni del diritto internazionale”.