Gaza, Minardi (Msf): trasferire e curare subito 100 mila bambini
"A Gaza ci sono ospedali dove stanno finendo gli antibiotici, gli anestetici, le garze, i supporti esterni per bloccare le fratture e questo ci ha costretto ad abbassare i nostri standard di cura. Centomila bambini necessitano di evacuazione urgente: noi ne abbiamo fatto richiesta per soli otto alle autorità israeliane, che l'hanno respinta". Ne parla Monica Minardi, presidente di Medici senza frontiere (Msf), nel corso della conferenza stampa alla Camera dei deputati organizzata con Oxfam Italia, Emergency, Fermatevi! e i promotori dell'appello '#StopCrimesinPalestine', per rilanciare l'appello alla premier Giorgia Meloni ad incontrarli, dopo aver raccolto 500mila firme per il cessate il fuoco nella Striscia.
La richiesta è anche al rilascio degli ostaggi, allo stop all'invio di armi e a un'azione della diplomazia italiana più efficace, mentre alla presidente Ursula von der Leyen si domanda della sospensione dell'accordo di cooperazione Ue-Israele e sanzioni contro i ministri che sostengono l'operazione militare.
A margine dell'evento, Minardi alla Dire ribadisce: "A Gaza lo spazio per la cura non solo non viene protetto in accordo alle leggi internazionali umanitarie, ma viene attaccato in modo deliberato. Sono moltissimi gli attacchi agli ospedali e alle strutture sanitarie, mentre viene chiesto ai civili di evacuare da un posto all'altro. Ci sono persone che lo hanno fatto già dieci, venti volte da ottobre. E interessa anche le persone anche ricoverate: proviamo a immaginare le difficoltà".
La presidente di Msf denuncia ancora: "Noi abbiamo degli standard di cura internazionali ma per la mancanza di farmaci, antibiotici, vaccini, kit per le emergenze o del trattamento delle fratture, siamo obbligati a fare quello che riusciamo con quello che abbiamo, perché gli aiuti umanitari non entrano".
Secondo la presidente di Medici senza frontiere, nei due ospedali in cui l'ong a Gaza è presente - l'ospedale Nasser e Al-Aqsa, "stanno per terminare gli antibiotici, gli analgesici più potenti, non entra neanche l'ossigeno, i macchinari per l'anestesia o i kit per le fratture. Teniamo presente che le ferite da guerra sono molto complesse da trattare".
Ciò fa sì che "durante le operazioni chirurgiche dobbiamo utilizzare quantità minime di anestesia e sedazione, oppure siamo costretti a medicare le ferite, come le ustioni, ogni quattro giorni invece di uno, massimo due giorni. Questo significa più morti". Le stime ufficiali parlano di oltre 44mila morti a Gaza, ma poi "c'è 'l'eccesso di mortalità': persone che stanno morendo e moriranno per diabete, insufficienza renale, cancro e non possono essere curate. Oppure i bambini, perché dal 7 ottobre 2023 sono state sospese tutte le vaccinazioni, e stanno tornando malattie come poliomelite, difterite e tetano". Sicuramente andiamo oltre le 44mila vittime" stimate a Gaza dal 7 ottobre 2023.
In questo quadro, chiediamo, le autorità israeliane collaborano nell'accogliere le richieste di evacuazione dei bambini per ragioni sanitarie? "Sappiamo- replica Minardi- che ci sono almeno 100mila bambini che avrebbero bisogno di evacuazione medica. Noi abbiamo un ospedale ad Amman, in Giordania, per la chirurgia ricostruttiva. Di tutti questi bambini abbiamo fatto richiesta solo per otto di loro: bambini piccoli che avevano urgentissimo bisogno di cure, e la richiesta è stata rifiutata".
Con quali motivazioni? "Non abbiamo motivazioni: sono respinte senza apparente motivo. Per lavorare lì, lo voglio ricordare, noi negoziamo l'accesso con tutte le parti, così come facciamo in ogni altra zona di conflitto, quindi con Hamas e le autorità israeliane. Nonostante questo i compound dove era il nostro staff sono stati attaccati, otto nostri colleghi sono morti. L'evacuazione è estremamente difficile e spesso impossibile". (DIRE)