Gaza, Msf accusa gli alleati di Israele: ipocriti e complici
"L'ipocrisia e la complicità degli alleati di Israele stanno permettendo che il tessuto sociale di Gaza venga distrutto impunemente; non ci sono più piazze, scuole e luoghi dove i bambini possano giocare o le famiglie riunirsi". E' la denuncia di Paula Gil, presidente di Medici senza frontiere Spagna, di ritorno da una missione nella regione palestinese.
La sua testimonianza è stata diffusa oggi dall'organizzazione umanitaria, che ha sede centrale in Francia. "Non c'è futuro" ha denunciato Gil. "Non c'è speranza; a Gaza l'umanità viene distrutta e noi non possiamo distogliere lo sguardo".
La responsabile di Msf ha continuato: "Le famiglie sopravvivono in rifugi di fortuna fatti di legno, plastica e materassi". E ancora: "Sono arrivati il freddo e le tempeste: Come affronteranno l'inverno in queste condizioni?"
Ieri sera a Gaza è stato riferito di un nuovo decesso di un bambino, il settimo in pochi giorni, dovuto a ipotermia e mancanza di cure adeguate.
Continuano intanto i raid di Israele. Oggi il ministero dell'Interno della Striscia ha confermato l'uccisione in un bombardamento del capo della polizia locale e del suo vice, rispettivamente Mahmud Salah e Hussam Shahwan. Nel raid, nell'area di Al-Mawasi, in una "zona umanitaria", dunque in teoria protetta, hanno perso la vita nel complesso almeno 11 persone. (DIRE)