2 gennaio 2025 ore: 11:26
Società

Gaza, Msf accusa gli alleati di Israele: ipocriti e complici

La denuncia di Paula Gil, presidente di Medici senza frontiere Spagna, di ritorno da una missione nella regione palestinese. Intanto nella Striscia si registra un nuovo decesso di un bambino per ipotermia e un raid in una "zona umanitaria" ha provocato almeno 11 morti
@Medici senza frontiere La catastrofe umanitaria a Gaza, foto di Medici Senza Frontiere

"L'ipocrisia e la complicità degli alleati di Israele stanno permettendo che il tessuto sociale di Gaza venga distrutto impunemente; non ci sono più piazze, scuole e luoghi dove i bambini possano giocare o le famiglie riunirsi". E' la denuncia di Paula Gil, presidente di Medici senza frontiere Spagna, di ritorno da una missione nella regione palestinese.

La sua testimonianza è stata diffusa oggi dall'organizzazione umanitaria, che ha sede centrale in Francia. "Non c'è futuro" ha denunciato Gil. "Non c'è speranza; a Gaza l'umanità viene distrutta e noi non possiamo distogliere lo sguardo".

La responsabile di Msf ha continuato: "Le famiglie sopravvivono in rifugi di fortuna fatti di legno, plastica e materassi". E ancora: "Sono arrivati il freddo e le tempeste: Come affronteranno l'inverno in queste condizioni?"

Ieri sera a Gaza è stato riferito di un nuovo decesso di un bambino, il settimo in pochi giorni, dovuto a ipotermia e mancanza di cure adeguate.

Continuano intanto i raid di Israele. Oggi il ministero dell'Interno della Striscia ha confermato l'uccisione in un bombardamento del capo della polizia locale e del suo vice, rispettivamente Mahmud Salah e Hussam Shahwan. Nel raid, nell'area di Al-Mawasi, in una "zona umanitaria", dunque in teoria protetta, hanno perso la vita nel complesso almeno 11 persone. (DIRE)

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