Gaza, Noury (Amnesty): da Israele attacchi infiniti ai civili
"Non è mai piacevole compiere nove mesi di ricerche accurate per poi scoprire che uno Stato ha compiuto genocidio contro un popolo protetto. Però, non ai sensi della storia ma ai sensi del diritto, ossia della Convenzione sul Genocidio del 1948, è quello che Amnesty ha verificato: la commissione di atti di genocidio da parte di Israele nei confronti della popolazione palestinese di Gaza". Commenta così per l'agenzia Dire Riccardo Noury, portavoce di Amnesty international Italia, in seguito alla pubblicazione di un rapporto di quasi 300 pagine dal titolo 'Ti senti come se fossi un subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza'.
Noury, citando il report, riferisce che Israele ha commesso genocidio "uccidendo intenzionalmente membri di questo gruppo, causando gravi danni alla sua salute fisica e mentale, e creando delle condizioni atte a distruggerne la vita. In che modo? Attraverso una serie infinita di attacchi illegali contro civili e obiettivi civili, la distruzione completa o parziale di infrastrutture fondamentali, ordini ripetuti di evacuazione che hanno interessato il 90% della popolazione, costretta ad andare in luoghi cosiddetti sicuri ma che in realtà si sono rivelati insicuri e insalubri, e il diniego dell'afflusso di aiuti umanitari che ha creato una situazione di catastrofe umanitaria senza precedenti in questo secolo".
Il genocidio, chiarisce il portavoce, non sarebbe un'accusa su cui Israele avrebbe "un'esclusiva: negli ultimi 30 anni hanno parlato di genocidio diversi tribunali riguardo a Ruanda, Bosnia e altrove". Tuttavia, attraverso le conclusioni raggiunte dall'indagine, "Amnesty farà tutto il necessario affinché gli Stati pongano fine alla collaborazione con il genocidio di Israele, ad esempio attraverso la vendita di armi, e naturalmente chiede a Israele di interrompere questa condotta genocidaria". (DIRE)