18 marzo 2016 ore: 12:48
Salute

Giochi, Binetti: ennesima follia dello Stato in materia di azzardo

Roma - "E' davvero incredibile quello che sta accadendo in quel comparto della nostra societa' che abbiamo definito Azzardopoli: chi gioca all'estero non paga le tasse! Per evitare che il povero giocatore fosse tassato due volte si e' scelta una lin...

Roma - "E' davvero incredibile quello che sta accadendo in quel comparto della nostra societa' che abbiamo definito Azzardopoli: chi gioca all'estero non paga le tasse! Per evitare che il povero giocatore fosse tassato due volte si e' scelta una linea di netta complicita': le vincite restano fuori dal 730. Per Baretta si tratta di una soluzione obbligata, probabilmente per non spaventare il povero giocatore e allontanarlo cosi' dal rischio di dipendenza. Lo stato preferisce rinunciare all'entrata fiscale pur di mantenere il giocatore in posizione di netta sudditanza. C'e' qualcosa di perverso nel modo in cui si sta affrontando in Italia il gioco d'azzardo e la complicita' dello Stato emerge in tutti i passaggi del processo, compresa la sua ostilita' dichiarata ad un ddl che aveva come unico obiettivo la tutela del giocatore: prima, attraverso la prevenzione, durante, attraverso opportune misure fiscali, e dopo predisponendo cure necessarie per rimuovere la dipendenza indotta". Lo afferma l'onorevole Paola Binetti, di Area popolare-UdC, sostenitrice di una legge mai approdata in Aula, nonostante il parere positivo dell'intera Commissione Affari sociali, e di tutte le altre commissioni, salvo la Bilancio.

"Questa proposta del governo- prosegue-, e vale la pena che si tratta di iniziativa del governo stesso e' una misura davvero scandalosa, che mentre incoraggia a scommettere nella folle speranza di poter vincere, rinuncia ad incassare dal vincitore la tassazione che accompagna inesorabilmente molte altre azioni di cittadini di gran lunga piu' virtuose. Questa del Gioco d'azzardo in Italia e' davvero una storia infinita in cui si intrecciano interessi inconfessati da parte dello stato e delle maggiori concessionarie, che si scaricano tutti sul cittadino fragile, colpevole solo del sogno magico di poter risolvere tutti i suoi problemi con un colpo di fortuna. Non abbiamo bisogno di incoraggiare le persone a giocare, dobbiamo piuttosto dissuaderle dal farlo. E lo stato non puo' continuare a fare da biscazziere, riciclandosi ogni volta in modo diverso. Usura, corruzione, illegalita', sono tutte patologia attive, contagiose e progressive, che si sviluppano mentre lo stato si ostina a chiudere gli occhi".

(DIRE)

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