Domani sera incontro pubblico nella parrocchia del Sacro Cuore in via Bartolini. Don Azzimonti: "I casi con cui veniamo in contatto sono solo la punta dell'iceberg". Parteciperà anche l'assessore alla Sicurezza Granelli
Contrasto
Gioco azzardo. Sala slot
MILANO - Il più disperato aveva un debito di 250mila euro. Per sei mesi, fino a settembre 2012, l'associazione Orthos ha gestito lo sportello d'aiuto sul gioco d'azzardo, in via Quarenghi, zona 8 di Milano e ha seguito 12 persone. Un progetto sperimentale, che presto -si pensa a metà giugno-, riaprirà i battenti. "I nostri utenti erano tutti fortemente indebitati -racconta Stefano Silva, uno dei due operatori-. Con alle spalle famiglie disperate, che non sapevamo come risolvere la situazione". Casi che spesso incontrano anche le parrocchie del decanato Cagnola (che comprende una decina di chiese), tanto che i parroci hanno deciso di intervenire. Per domani sera, infatti, hanno organizzato un incontro pubblico, dal titolo "Mettiti in gioco" (ore 21, salone teatro della parrocchia del Sacro Cuore in via Bartolini, 46), in cui parteciperà anche l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli. "È un primo passo per avviare un percorso di prevenzione -spiega don Carlo Azzimonti, parroco della chiesa del Sacro Cuore-. I casi con cui veniamo in contatto sono solo la punta dell'iceberg".
Dei dodici utenti seguiti dallo Sportello, 3 su 4 erano uomini e la metà giocava da oltre 10 anni. "È un problema che tocca trasversalmente tutte le età e le professioni -aggiunge Stefano Silva-. E quasi tutti giocavano soprattutto alle slot machine". Queste persone sono state poi indirizzate ai servizi che potessero aiutarli a uscire dalla situazione in cui si trovavano. (dp)