Gioco d'azzardo, "i candidati alle elezioni si impegnino per la nuova legge"
MILANO - Il Parlamento in questa legislatura non è riuscito ad approvare una vera e propria legge che regolamenti il gioco d'azzardo. Toccherà ai parlamentari che verranno eletti il 4 marzo. È questo l'impegno che la campagna Mettiamoci in gioco chiede a chi si candida a sedere in uno dei due rami del Parlamento. Una legge che dovrà basarsi su cinque punti: zero pubblicità (come avviene con il tabacco), riduzione drastica dell'offerta di gioco (anche on line), tutela della salute con azioni di prevenzione e diritto alla cura per chi sviluppa forme di dipendenza, contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata. La piattaforma della richiesta d'impegno per i candidati verrà presentata lunedì 29 gennaio a Milano in occasione degli Stati generali per il contrasto al gioco d'azzardo, organizzati da Mettiamoci in gioco della Lombardia, Anci e Legautonomie. "In questi anni si sono fatti molti passi in avanti -sottolinea Angela Fioroni di Legautonomie Lombardia-. Ma senza una legge nazionale organica tutto è aleatorio: non c'è certezza sui fondi destinati alla cura e alla prevenzione, non c'è una vera regolamentazione del settore".
Gli Stati generali serviranno anche a fare il punto della situazione. "Siamo alla terza edizione di questo appuntamento -aggiunge Angela Fioroni- e in questi anni abbiamo assistito ad una presa di consapevolezza delle persone e delle istituzioni del rischio per la salute dei cittadini del gioco d'azzardo. Si è finalmente capito che è un fenomeno che intacca la società, creando danni enormi. Quasi ogni regione ha emanato una legge che tenta di ridurre l'impatto negativo del gioco d'azzardo. La giurisprudenza dei Tribunali amministrativi ha col tempo ritenuto validi i regolamenti o le ordinanze dei Sindaci che hanno limitato luoghi e orari di apertura delle sale da gioco". Un disegno di legge di iniziativa popolare è stato presentato all'inizio di questa legislatura, grazie all'impegno dei sindaci e di tante associazioni. "Non è stata discussa dal Parlamento, ma ha avuto un impatto politico molto forte -spiega Angela Fioroni-, perché ha stimolato il dibattito e l'emanazione di singoli provvedimenti". La Conferenza unificata Stato-Regioni ha approvato nel settembre 2017 un'intesa che avrebbe portato a una riduzione fino al 50% dei punti di offerta del gioco. Ma non sono ancora stati emanati i decreti d'attuazione e manca poco più di un mese alle elezioni. "Per questo chiediamo che nella nuova legislatura si lavori con forza alla stesura ed approvazione di una legge, che tocchi anche un capitolo finora sottovalutato: quello dell'infiltrazione delle mafie in questo settore".
Gli Stati generali si terranno, dalle 9 alle 14, nella sede di Anci Lombardia (in Via Rovello 2 – Milano) e interverranno, tra gli altri don Virginio Colmegna, presidente della Casa della carità, Virginio Brivio, Sindaco di Lecco e Presidente Anci Lombardia, Arianna Censi, Vice Sindaca della Città Metropolitana di Milano, Matteo Iori, Referente della Campagna “Mettiamoci in gioco”, Luigi Guarisco, Referente Libera Lombardia, Stefano Vaccari, Senatore e membro della Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e altre associazioni criminali, Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, David Gentili, Presidente Commissione comunale antimafia di Milano, Riccardo Gatti, Responsabile del Dipartimento dipendenze ASST Santi Paolo e Carlo, Giulio Gallera, Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Stefano Rizzi del Coordinamento Enti accreditati delle dipendenze della Lombardia, Cristina Perilli, AUPI – Associazione Unitaria Psicologi Italiani. Conclusioni: Angela Fioroni, Legautonomie Lombardia. (dp)