2 luglio 2013 ore: 11:56
Salute

Gioco d’azzardo patologico, il Dpa avvia un corso di formazione per operatori

Percorso formativo per i professionisti dei centri pubblici di assistenza. Serpelloni (Dpa): “È fondamentale avere indicazioni metodologiche univoche, che permettano in tutte le Regioni, oltre alla corretta gestione clinica, anche una buona raccolta dati”
Alberto Cristofari/A3/Contrasto Azzardo: sala giochi

Azzardo: sala giochi

ROMA - L'emergenza del gioco d'azzardo patologico ha portato il Dipartimento politiche antidroga (Dpa) ad attivare un importante percorso formativo con uno specifico progetto nazionale per i professionisti dei centri pubblici di assistenza. Una prima risposta al problema per razionalizzare e omogeneizzare i modelli tecnico-scientifici di prevenzione, cura e riabilitazione su tutto il territorio nazionale. Per questo, avrà inizio a partire da domani a Roma la tre giorni  interamente dedicata al primo corso di formazione nazionale per formatori regionali sul  gioco d’azzardo patologico organizzato proprio dal Dpa in collaborazione con il Ministero della Salute.

Prenderanno parte al corso, formatori professionisti selezionati dalle Regioni e PA di appartenenza che hanno già maturato esperienza in materia di gioco d’azzardo patologico e di formazione sul territorio nazionale. Ai partecipanti verrà distribuito un kit di formazione messo a punto dal Dpa composto dal manuale gambling, diapositive didattiche, bibliografie scientifiche di riferimento, schede standard per report epidemiologico e video registrazioni delle lezioni. Per dare concretezza e applicazione immediata all'iniziativa, ogni Regione partecipante, a sua volta, formerà corsi regionali a cascata, con la stessa modalità i propri operatori dei servizi pubblici.

“Il fenomeno del Gioco d’azzardo Patologico – ha dichiarato Giovanni Serpelloni capo del Dpa .- ha raggiunto livelli ormai preoccupanti anche nel nostro Paese e ci sono indicatori che ci fanno capire che è in ulteriore e rapida espansione. Per questo il Dipartimento ha attivato uno specifico progetto nazionale per la realizzazione di interventi coordinati e integrati tali da assicurare la diffusione di un approccio basato sulle evidenze scientifiche per quanto riguarda la prevenzione, la cura e la riabilitazione”.

“È fondamentale – ha spiegato Serpelloni - avere standard e indicazioni metodologiche univoche e che permettano in tutte le Regioni, oltre alla corretta gestione clinica di queste persone, anche una buona raccolta dati e una altrettanto corretta  elaborazione ed interpretazione. Attraverso il corso di formazione per formatori, vogliamo dare concretezza agli intenti, poterli replicare e riuscire a creare una buona collaborazione e un buon coordinamento con  i sistemi regionali di risposta in modo adeguato alla malattia. L’impegno del Dipartimento su questo tema  rimane costante e orientato anche a sviluppare e sostenere specifiche linee di ricerca nel campo delle neuroscienze sul GAP e sui fattori di venerabilità che lo sostengono oltre che sulle basi fisiopatologiche e le aree cerebrali implicate nel controllo del comportamento di gioco compulsivo”.

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