Giordania, denuncia di Human rights watch: 2 mila profughi rinviati in Siria
ROMA - Human rights watch (Hrw) ha denunciato "il rinvio sommario" e "in circostanze poco chiare" da parte delle autorita' della Giordania di almeno 2mila rifugiati siriani verso la Siria. Laggiu', la guerra e le violenze non accennano a cessare, pertanto per l'ong tale "espulsione di massa" non tiene conto delle "minacce reali" a cui queste persone saranno esposte una volta rimpatriate.
In un rapporto pubblicato oggi, Hrw spiega di aver calcolato che le autorita' giordane avrebbero espulso almeno 400 persone ogni 30 giorni negli ultimi 5 mesi. Accusa respinta con forza da Amman, da cui spiegano di non aver affatto espulso i rifugiati, ma di aver favorito i ritorni "su base volontaria".
Per confutare tale affermazione, l'ong ha allegato al suo rapporto alcune testimonianze raccolte tra i siriani: "A marzo ci hanno espulsi tutti verso la Siria- il racconto di Rouqiya, una mamma di 30 anni- io, mio marito, i miei tre figli, senza darci nessuna spiegazione. Ci hanno assicurato che non saremmo stati deportati, e poi ci siamo ritrovati al confine con la Siria".
Stando a dati forniti dall'Unhcr, l'Agenzia Onu per i rifugiati, la Giordania ospita oltre 650mila siriani sfuggiti alla guerra scoppiata nel 2011. In totale, secondo stime Unicef di settembre, il regno Hashemita accoglierebbe 2,8 milioni di rifugiati in tutto.
E' divenuto tristemente celebre il campo di Za'atari, un insediamento ormai permanente che accoglie oltre 80mila persone, diventando la quarta citta' piu' grande del paese. (DIRE)