Giornata contro la tratta, un terzo delle vittime è bambino o bambina
ROMA - “La tratta di esseri umani è un dramma globale che coinvolge in larga misura i minori. Dobbiamo lavorare affinché il diritto all’infanzia di bambine e bambini non sia più messo in pericolo da chi trasforma i loro sorrisi in lacrime, le loro gioie in sofferenza; dobbiamo sensibilizzare l’opinione pubblica e agire insieme alla comunità internazionale affinché un atto criminale come la tratta, che mercifica la vita umana, non possa più togliere loro la libertà e la dignità”. Lo afferma Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana, nella Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani.
Secondo recenti ricerche dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, infatti, una vittima su tre della tratta di esseri umani nel mondo è un bambino. Per questa ragione, nel 2024, la campagna di sensibilizzazione delle Nazioni Unite ha come claim "Leave No Child Behind in the Fight Against Human Trafficking" ("Non lasciare indietro nessun bambino nella lotta contro la tratta di esseri umani"). Di qui l'appello di Velastro: “Dobbiamo ascoltare il grido di aiuto di chi sta soffrendo a causa di un conflitto, degli effetti dei cambiamenti climatici, della povertà o di condizioni socio sanitarie non adeguate, e agire per supportare ogni donna, uomo, bambina e bambino nella ricerca di sicurezza. Riusciremo a prevenire la tratta di esseri umani solo intervenendo efficacemente sui fattori che ne sono concausa: non lasciamo solo chi è indifeso, chi è vulnerabile, davanti a questa minaccia”.