17 giugno 2016 ore: 14:31
Immigrazione

Giornata del rifugiato, gli assistenti sociali: “Subito corridoi umanitari”

Parla il presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali, Gianmario Gazzi. “Chiediamo ancora una volta, con forza, che il nostro Paese si doti di una normativa che riordini l’intero sistema di accoglienza e tutela dei minori stranieri non accompagnati che ormai rappresentano una parte significativa e sempre crescente di quanti fuggono”
Rifugiati asiatici chiedono aiuto

ROMA - “Troppi egoismi nazionali, uniti alla volontà di compiacere la propria opinione pubblica stanno ripristinando, nel Vecchio Continente, quelle stesse frontiere che – quando abbattute – avevano fatto avverare il sogno di sentirci tutti cittadini europei. Qui – come in tante, troppe parti del mondo - vengono scritte drammatiche storie di milioni di uomini e donne che portano con sé le crisi umanitarie che li hanno travolti. Sembrano, però, prevalere l’indifferenza, la rassegnazione, il silenzio mentre si compie lo spettacolo di morte – in terra come in mare - di migranti che fuggono dalla fame, dalla guerra, dalla paura. E’ a questi migranti, a questi rifugiati che va oggi il pensiero e la solidarietà degli assistenti sociali italiani assieme a quella di milioni di cittadini che vedono nella Giornata mondiale del Rifugiato, che ogni anno viene celebrata il 20 giugno, l’occasione per una riflessione sul grande tema delle migrazioni e della protezione di chi fugge”. Così Gianmario Gazzi, presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra il 20 giugno.

“Il rifugiato – prosegue Gazzi - è, innanzitutto, una persona costretta a subire molto spesso l’oltraggio dei trafficanti di uomini; ma è anche un uomo o una donna che fanno della speranza di un futuro migliore la propria essenza di vita. Abbiamo il dovere di assecondare questi sogni anche realizzando più condivise forme di collaborazione internazionale e integrando le norme esistenti con regole nuove in grado di interpretare, attualizzandoli, i principi di accoglienza e integrazione che hanno sempre caratterizzato il nostro essere italiani, prima, ed europei, poi.”

Gazzi ricorda che “la professione è impegnata a lavorare attivamente con le istituzioni e i soggetti del Terzo settore per accogliere i più fragili e soli, per primi i minorenni, le donne oggetto di violenza, abusi, torture così come gli omosessuali vessati e vilipesi, costretti a fuggire o scampati alla morte. Ogni giorno molti assistenti sociali sono impegnati nelle più svariate situazioni in condizioni di lavoro spesso non facili, ma accompagnati dai profondi valori etici della professione”.

“In occasione di questa Giornata – dice ancora il presidente degli assistenti sociali italiani - chiediamo ancora una volta, con forza, che il nostro Paese si doti di una normativa che riordini l’intero sistema di accoglienza e tutela dei minori stranieri non accompagnati che ormai rappresentano una parte significativa e sempre crescente di quanti fuggono. E’ una esigenza avvertita e segnalata non solo da tutte le organizzazioni umanitarie ma anche dai drammatici fatti che si succedono ogni giorno”.

“E’ importante – prosegue - che anche attraverso le iniziative realizzate in occasione della Giornata, i cittadini siano consapevoli che cancelli, muri, barriere di filo spinato non fermeranno certamente la disperazione di migranti, profughi e richiedenti asilo. Muri e barriere che troppo spesso si trasformano in trappole mortali per le persone, come le acque di quel Mediterraneo che tante volte inghiottono vite e speranze di persone che le avevano solcate cariche di sogni. Dobbiamo sentire la responsabilità per quelle morti che forse si sarebbero almeno in parte evitate, in presenza di corridoi umanitari stabili, consolidati e difesi che, senza ulteriori indugi, devono essere realizzati.”

“Non ci fermeremo – conclude Gazzi - nella nostra quotidiana azione di dare voce, in un assordante e diffuso silenzio demagogico, alle storie di questi esseri umani che ci ostiniamo a considerare tali solo quando li vediamo affogare o ancora riversi sulle nostre spiagge”.
Questa voce viene data – ricordano gli assistenti sociali - anche attraverso quel ponte virtuale teso a unire idealmente le Giornate di solidarietà del 4-6 giugno con quella del Rifugiato del 20 giugno. Un ponte che ha uno dei suoi fulcri proprio nel filmato #diamoglifuturo, proiettato lo scorso 16 giugno, a cura del Consiglio regionale dell’Ordine della Liguria, nel corso dell’iniziativa “Minori stranieri non accompagnati: quali accoglienze?” e che sarà in visione a Palermo, il 20 giugno, al Convegno Nazionale “L'istituto della tutela: dimensione essenziale per la protezione dei minorenni non accompagnati in Italia”, promosso da Defence for children, alla presenza, tra gli altri, del presidente Gazzi, della Garante Nazionale Infanzia ed Adolescenza, Albano, e dell’onorevole Zampa, Vicepresidente della Commissione bicamerale Infanzia.

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