21 settembre 2023 ore: 15:29
Non profit

Giornata della Pace, Rete disarmo: eliminare quella brutta malattia che è la guerra

Purtroppo anche la ricorrenza del 2023 non vedrà un cessate il fuoco globale. Il presidente Bassoli: "Cruciale esplicitare una forte obiezione alla guerra, difendere disertori e obiettori di coscienza"

ROMA - Anche oggi, come ogni giorno, continua senza sosta il lavoro della Rete Italiana Pace e Disarmo e delle sue aderenti nella prospettiva di lavoro collettivo tracciata quando si è scelta questa importante convergenza del movimento pacifista italiano. Una decisione che, come si conferma in una nota, l'organizzazione celebra oggi per il terzo anno e proprio nella data del 21 settembre, scelta appositamente in quanto Giornata Internazionale della Pace. La ricorrenza è stata voluta dalle Nazioni Unite dal 1981 come giorno dedicato al rafforzamento degli ideali di Pace, attraverso l'osservazione di 24 ore di nonviolenza e cessate il fuoco. Purtroppo nemmeno nel 2023 questa richiesta verrà rispettata e anche durante il #PeaceDay di quest'anno le armi mieteranno vittime e porteranno distruzione.

Il tema scelto per il 2023 vuole però guardare con speranza ad una società globale del futuro che sia più giusta. Il titolo "Azioni per la pace: la nostra ambizione per i #GlobalGoals" vuole infatti essere un invito all'azione a partire dal riconoscimento diffuso delle responsabilità sia individuali sia collettive nel promuovere la Pace. La Pace è cruciale per la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e il raggiungimento di tali Obiettivi porterà come conseguenza diretta una cultura di pace per tutti. Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha dichiarato: "La pace è necessaria oggi più che mai. La guerra e i conflitti stanno scatenando devastazioni, povertà e fame e stanno allontanando decine di milioni di persone dalle loro case. Il caos climatico è ovunque. E anche i Paesi in stato di pace sono attanagliati da profonde disuguaglianze e polarizzazioni politiche".

Secondo Rete disarmo, la prospettiva di Pace come pienezza di diritti per ogni donna e ogni uomo è da sempre al centro dell'azione di Rete Italiana Pace Disarmo, che non vuole limitarsi ad agire solo su questioni specifiche relative a conflitti ed armamenti, ma pensa ad una "Pace positiva" e in tal senso ha elaborato nel corso della propria Assemblea annuale una proposta complessiva per la società, l'economia, l'ambiente. Senza dimenticare la necessità di riattivare un percorso europeo di Pace e lavorare sul tema fondamentale, da affrontare insieme ai movimenti ambientalisti e giovanili, di un "disarmo climatico" in grado di disinnescare la minaccia esistenziale della crisi climatica.

Come continua Rete italiana pace e disarmo, è lo stesso quadro che emerge dall'azione congiunta della coalizione "Europe For Peace" di questi ultimi mesi, contraddistinti dalla guerra in Ucraina provocata dall'invasione russa e dai troppi altri conflitti e violenze armati nel mondo (Siria, Libia, Sudan, Nagorno Karabakh, Yemen, Congo... solo per ricordarne alcuni): la volontà del movimento pacifista di lavorare collettivamente per risultati concreti sulla via maestra della Pace e del Disarmo. La Rete ha voluto dare il proprio contributo concreto a questo percorso connettendosi a tante altre realtà per organizzare numerose mobilitazioni, manifestazioni, iniziative sia a livello nazionale sia negli ambiti territoriali in cui le organizzazioni parte della Rete sono presenti.

Sergio Bassoli, coordinatore dell'Esecutivo di Ripd, dichiara: "La ricorrenza di oggi ci consegna il dovere di investire tutte le nostre energie e risorse per eliminare dalla faccia della terra quella brutta malattia che è la guerra. La Pace si costruisce giorno dopo giorno, con pazienza e determinazione, con solidarietà e cooperazione, con rispetto e responsabilità, un insieme di valori e di comportamenti che devono orientare le politiche dei governi, una via maestra che ripudia la guerra". Diventa quindi cruciale esplicitare una forte Obiezione alla guerra (su cui è attiva una campagna specifica) dovunque essa venga preparata ed esercitata, in particolare difendendo i disertori e gli obiettori di coscienza al servizio militare.

In questa ottica la Rete Italiana Pace e Disarmo continuerà a lavorare per la riduzione delle spese militari, per il controllo dell'export di armi e la difesa della Legge 185/90 affinché non sia favorito il mortale business delle armi, per gli interventi civili di pace nei conflitti in corso, per l'istituzione della Difesa civile non armata e nonviolenta, per il controllo della diffusione di armi nel nostro Paese.

Con convinzione, la Ripd ribadisce poi il ruolo centrale della Rete come terminale italiano di molte campagne internazionali tra cui la Global Campaign on Military Spending, le azioni per il disarmo nucleare con la campagna Premio Nobel Ican per l'adesione al Trattato Tpnw, Pace nel Mediterraneo e Pace Giusta e tra Israele Palestina, la Campagna Control Arms, la Rete Enaat sul commercio di armi, la campagna Stop Killer Robots o quella Inew contro le armi esplosive. (DIRE)

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