Giornata delle persone con disabilità, ecco la Convenzione Onu commentata da Cbm Italia
Una versione commentata della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, messa a disposizione di tutti gratuitamente, per avvicinare ogni persona, con e senza disabilità, alla conoscenza e alla comprensione dei princìpi rivoluzionari contenuti in questo documento, punto di riferimento per promuovere e proteggere i diritti umani. È questo l’impegno di CBM Italia per il 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: sul sito è possibile scaricare la pubblicazione di 100 pagine in cui trovare il testo integrale della Convenzione e il commento ai principali articoli, gli stessi che ispirano il lavoro di CBM: il rispetto dei diritti delle persone con disabilità, la loro partecipazione a ogni ambito della vita, l’accesso alla salute, all’educazione e al lavoro.
La “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità - versione commentata” realizzata da Cbm Italia è resa possibile grazie al contributo di Ledha- Lega per i diritti delle persone con disabilità.
La Convenzione è stata adottata dalle Nazioni Unite nel 2006, in Italia ratificata nel 2009. È il primo trattato internazionale legalmente vincolante che stabilisce gli obblighi degli Stati aderenti nel promuovere e proteggere i diritti fondamentali delle persone con disabilità. I primi 30 articoli individuano questi diritti, che sono gli stessi delle persone senza disabilità ma che non sempre sono garantiti: uguaglianza, sicurezza, formazione, occupazione, non discriminazione, partecipazione, accessibilità e libertà. Gli articoli dal 31 al 50 riguardano l’applicazione dei principi e gli obblighi degli Stati che l’hanno adottata.
“Cbm Italia lavora nel mondo e in Italia con progetti ispirati dalla Convenzione - commenta Massimo Maggio, direttore di Cbm Italia -. Il 3 dicembre dello scorso anno abbiamo diffuso i dati della nostra ricerca che indagava per la prima volta in Italia il legame tra condizione di disabilità e impoverimento economico e culturale: è emerso che le famiglie di persone con disabilità vivono isolate perché non ricevono supporti adeguati ma anche perché spesso non conoscono né sono consapevoli dei propri diritti e opportunità. È questo un isolamento causato dunque dalla mancanza di attenzione alle loro necessità e allo stigma. Per questo è necessario diffondere una maggiore consapevolezza sui bisogni, i diritti e le risorse delle persone con disabilità, promuovendo una cultura dell’inclusione. Nasce da qui la nostra proposta di rendere disponibile a tutti una versione commentata della Convenzione”.