4 dicembre 2015 ore: 13:59
Disabilità

Giornata disabilità, 24 ragazzi Down presentano 4 proposte ai parlamentari

Diritto di voto, lavoro, accesso all’informazione e trasporti: sono questi gli ambiti delle quattro raccomandazioni che ieri pomeriggio 24 ragazzi dell’Aipd a un gruppo di parlamentari, dopo il flash mob a Montecitorio per dire che “Il mio voto conta”
Ragazzo down in una fabbrica

ROMA – La mattina il flash mob davanti a Montecitorio, il pomeriggio l’incontro all’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziali) con un gruppo di parlamentari,  cui presentare quattro raccomandazioni: così ieri l’Aipd (associazione italiana Persone Down) ha celebrato la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. Il flash mob del mattino si è svolto contemporaneamente in 16 città, portando in tutta Italia il messaggio “Il mio vota conta”. 

Il pomeriggio, l’incontro all’Unar, nell’ambito del progetto europeo “Tu cittadino come me”, che coinvolge sette sezioni di Aipd (Caserta, Potenza, Reggio Calabria, Milazzo-Messina, Termini Imerese, Venezia-Mestre, Roma e Marca Trevigiana). Sono stati diversi i parlamentari che hanno partecipato al pomeriggio di confronto: Maria Cecilia Guerra, senatrice del Partito Democratico ed ex viceministro lavoro nei governi Monti e Letta, Ileana Argentin, deputata del Partito Democratico e membro della Commissione Affari sociali della Camera, Maria Marzana, deputato del movimento 5 Stelle e membro della commissione cultura di Montecitorio. Hanno partecipato all'incontro anche Mauro Valeri, sociologo e esperto di xenofobia dell'Unar e il consulente per la disabilità Unar Valerio Serafini. Prima del confronto e del dialogo strutturato con i ragazzi, i parlamentari hanno partecipato insieme ai 24 ragazzi con sindrome Down dell'Aipd ad un momento di gioco “Tutti diversi tutti uguali” il cui messaggio è che ciascuno di noi ha delle cose in comune con altri e altre cose uniche e originali. 

Spero che la Giornata della disabilità sparisca presto come momento per rivendicare diritti e per fare battaglie ma sia una semplice e legittima celebrazione di una festa”, ha detto Argertin, ricordando ai ragazzi presenti che “è importante far sentire la propria voce ed è importante autorappresentarsi per combattere le barriere culturali e i pregiudizi del nostro paese”. Le ha fatto eco Guerra: “Una persona con disabilità non è diversa dalle altre, e quindi deve avere il diritto di partecipare alle decisioni che riguardano tutta la comunità e tutta la società”. Marzana ha sottolineato invece l'importanza di una delle istanze dei ragazzi: quella di una maggiore semplificazione nei programmi elettorali e nelle procedure di voto. “Questo è un problema che tutti ci dobbiamo porre e che non riguarda solo le persone con disabilità intellettiva ma spesso anche gli anziani. Il lavoro di semplificare e di dare una corretta informazione deve iniziare con la scuola, in un educazione alla cittadinanza permanente che permetta davvero ai cittadini di compiere le proprie scelte politiche consapevolmente e diventare attivi nella società”.

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