10 febbraio 2023 ore: 14:28
Non profit

Giornata mondiale del malato. “Abbi cura di lui”, il Cuamm sposa il messaggio di Papa Francesco

L’organizzazione: “Con oltre 2 milioni di pazienti assistiti nel 2021, 1.356.429 visite a bambini con meno di 5 anni, 173.205 parti, 2.198 bambini malnutriti trattati, ogni giorno ‘abbiamo cura di loro’, nei 23 ospedali e nei 761 centri di salute, distribuiti in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana in cui operiamo”

PADOVA – “La malattia fa parte della nostra esperienza umana. Ma essa può diventare disumana se è vissuta nell’isolamento e nell’abbandono, se non è accompagnata dalla cura e dalla compassione”. Con queste parole cariche di significato si apre il messaggio che Papa Francesco ha diffuso in occasione della XXXI Giornata mondiale del malato, che si celebra sabato 11 febbraio. Titolo della giornata “Abbi cura di lui”, un appello che sentiamo nostro nel profondo e che continuiamo a rendere concreto, con tanto impegno e lavoro, ogni giorno in Africa sub-Sahariana, da oltre 70 anni. A ricordarlo è il Cuamm, che continuna citando un altro passaggio del Pontefice: “Ecco perché è così importante, anche riguardo alla malattia, che la Chiesa intera si misuri con l’esempio evangelico del buon samaritano, per diventare un valido ‘ospedale da campo’: la sua missione, infatti, particolarmente nelle circostanze storiche che attraversiamo, si esprime nell’esercizio della cura. Tutti siamo fragili e vulnerabili; tutti abbiamo bisogno di quell’attenzione compassionevole che sa fermarsi, avvicinarsi, curare e sollevare”. […] Infatti, “siamo stati fatti per la pienezza che si raggiunge solo nell’amore. Vivere indifferenti davanti al dolore non è una scelta possibile”.

“Che sia qui in Italia o in Africa, tutti sperimentiamo la malattia e il dolore – precisa il Cuamm -. Tutti siamo uguali di fronte alla sofferenza, che colpisce sia i ricchi che i poveri, che arriva senza preavviso e senza essere preparati. Abbiamo ancora negli occhi le immagini e i momenti più toccanti e coinvolgenti del viaggio in Congo e in Sud Sudan, che ha permesso di illuminare i bisogni di questi paesi fragilissimi e della loro gente. In Sud Sudan, come Cuamm, cerchiamo di fare la nostra parte, curando e assistendo una popolazione che ha bisogno di tutto. Così come lo facciamo in Repubblica Centrafricana dove ci sono 6 pediatri in tutto il paese o in Sierra Leone dove si trova 1 solo anestesista per tutta la popolazione. E ancora in Angola, in Mozambico, in Etiopia, Tanzania e Uganda. In ciascuno di questi paesi non voltiamo le spalle di fronte al dolore, ma ce ne facciamo carico, perché siamo medici e perché siamo uomini. Al di là dei dati e dei numeri, sono le persone, con il loro dolore, che ci entrano dentro e non ci lasciano indifferenti”.

Conclude l’organizzazione: “Con oltre 2 milioni di pazienti assistiti nel 2021, 1.356.429 visite a bambini con meno di 5 anni, 173.205 parti, 2.198 bambini malnutriti trattati, ogni giorno ‘abbiamo cura di loro’, nei 23 ospedali e nei 761 centri di salute, distribuiti in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana in cui operiamo”.
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