Giornata mondiale del servizio sociale, “basta logica dell'emergenza”
ROMA – Porre fine alla “logica dell'emergenza” e mettere in campo strumenti e risorse per realizzare “azioni di prevenzione e promozione sociale”: è quel l'appello lanciato oggi da Giovanna Sammarco, presidente dell’Ordine degli Assistenti sociali del Lazio, in occasione della Giornata Mondiale del Servizio Sociale centrata, quest’anno, sul tema del rispetto della dignità e dei diritti.
“Serve dire basta un volta per tutte alla logica dell’emergenza che, tanto più grave se applicata in un settore così importante per il bene pubblico come è il sociale, rende difficile puntare sulla relazione di aiuto, sulle capacità progettuali, sull’integrazione e sulla costruzione di reti formali e informali per razionalizzare al meglio le risorse esistenti: la logica dell’emergenza rende soprattutto impossibile svolgere azioni di prevenzione che, individuando precocemente il disagio, apportano un beneficio a tutta la collettività - ha detto Sammarco, intervenendo alla Tavola Rotonda a Palazzo Valentini, sede della Città Metropolitana di Roma - L’impegno quotidiano degli assistenti sociali, in situazioni di grave disagio, tra difficoltà e carenze da parte delle istituzioni, - ha aggiunto - è volto a promuovere l’equità sociale ed il rispetto dei diritti di ciascuna persona, accogliendola con le sue diverse esperienze di vita e culturali per accompagnarla a recuperare quelle capacità che proprio le difficoltà tendono a sopire. Tutto ciò superando un approccio meramente assistenzialistico e progettando interventi con la partecipazione della persona e la sua responsabilizzazione”.
Sammarco ha quindi evidenziato “la sofferenza in cui versano, in tutto il Paese, i Servizi sociali: l’incremento della domanda di servizi, determinato anche dalla crisi economica, non ha avuto come effetto l’ampliamento della loro offerta, ma, al contrario, i finanziamenti hanno subito una drastica contrazione. Contrazione tanto più grave in un contesto generalizzato che vede emergere fenomeni quali quello dell’immigrazione e dell’esplodere di nuove povertà”. In un simile contesto, con una domanda in costante aumento e risorse sempre più insufficienti, è “improcrastinabile – conclude – soprattutto nella nostra Regione, rimettere in moto interventi concreti, strumenti, risorse e professionalità adeguate che siano in grado di realizzare azioni di prevenzione e di promozione sociale: come assistenti sociali siamo pronti a fornire sin da subito tutte le nostre competenze e professionalità per individuare i necessari interventi da mettere a disposizioni di chi ha più bisogno”.