Giornata mondiale: "Lea goes to school", la campagna di CoorDown
ROMA - CoorDown lancia ufficialmente "Lea goes to school", la nuova campagna di comunicazione internazionale realizzata in occasione della tredicesima Giornata mondiale sulla sindrome di Down che si celebra mercoledì 21 marzo. L'obiettivo di quest'anno è sostenere l'inclusione scolastica degli alunni con sindrome di Down e altre disabilità e favorire così la loro piena partecipazione alla vita della comunità. Il video viene presentato alla World Down Syndrome Day Conference di Ginevra il 21 marzo ed è stato realizzato con la collaborazione dell'agenzia Publicis New York, insieme a DSi - Down Syndrome International e con il contributo di Down Syndrome Australia, Down's Syndrome Association (UK), All Means All - The Australian Alliance for Inclusive Education e Movimento Down (Brasile).
L’obiettivo? Sostenere l’inclusione scolastica degli alunni con sindrome di Down, favorire la loro piena partecipazione alla vita della comunità e contribuire a un cambiamento di prospettiva nei confronti delle persone con disabilità. “L’educazione inclusiva è un diritto umano” dicono dall’organizzazione: è tempo di rimuovere le barriere. “Un luogo pienamente inclusivo, in cui ci sia spazio per tutti. Un sistema in grado di valorizzare al meglio ogni singolo alunno secondo le potenzialità di ciascuno, che contribuisca ad accrescere il bagaglio di conoscenze dei ragazzi e fornisca loro strumenti utili per comprendere la realtà e partecipare attivamente alla vita della comunità. Ma che al tempo stesso – prosegue CoorDown - stimoli competenze emotive e relazionali attraverso il confronto con la diversità, che è parte integrante del nostro mondo. Questa è la scuola a cui tutti gli studenti hanno diritto, compresi quelli con sindrome di Down e altre disabilità”.
- La realtà si rivela spesso un’altra. La scuola inclusiva è un mondo tutto da costruire: molti paesi negano o limitano il diritto degli studenti con disabilità a essere educati in scuole o classi regolari e persino l’Italia, pur avendo un quadro normativo tra i più avanzati - dove le scuole speciali sono state abolite da oltre quarant’anni - ha ancora molta strada da fare. “Perché la piena inclusione si realizzi servono modifiche strutturali e organizzative, un adeguamento dei programmi, una formazione specifica per insegnanti e dirigenti scolastici, servono genitori che colgano l’importanza di questo processo e ne agevolino lo sviluppo e studenti che imparino a stare in classe con gli altri, anche con chi è diverso da loro”.
L'educazione inclusiva è molto di più di una semplice aspirazione, è un diritto umano fondamentale di ogni bambino. Lo sancisce la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, adottata dall’Assemblea Generale nel 2006, ratificata dall'Italia nel 2009 e sottoscritta da 176 paesi. L'articolo 24 invita i governi ad accelerare la trasformazione dei loro sistemi educativi al fine proprio di garantire un'istruzione inclusiva a tutti gli studenti con disabilità.
La campagna di CoorDown Onlus - Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down con il video “Lea goes to school” vuole “favorire un profondo cambiamento culturale nei confronti delle persone con disabilità”.
Il video - una sorta di libro animato realizzato con illustrazioni e disponibile sul canale Youtube di CoorDown - è la storia di una bambina con sindrome di Down alle prese con il primo giorno di scuola. Il percorso sembra già segnato: ad attenderla c’è una scuola speciale, con degli amici speciali e poi quando sarà più grande una casa e magari un lavoro, anche loro speciali. Ma la giovanissima protagonista sembra avere già le idee chiare sul futuro: la strada che vuole percorrere, anche se piena di ostacoli, non ha nulla di speciale e comincia esattamente nello stesso punto in cui comincia per tutti gli altri bambini. Il video evidenzia l’importanza dell’istruzione inclusiva fin dalla prima scolarizzazione e lancia un messaggio chiarissimo: “Include us from the start”.
I benefici di un’educazione inclusiva sono sostenuti da quarant’anni di ricerche scientifiche, che dimostrano come i bambini con disabilità intellettiva raggiungano maggiori risultati accademici e sociali quando sono educati insieme ai loro pari senza disabilità. L’apprendimento in gruppi eterogenei aiuta tutti: gli studenti senza disabilità, che imparano il valore della diversità sviluppando più difficilmente atteggiamenti discriminatori, e gli alunni disabili, che migliorano il rendimento scolastico e le competenze relazionali, proseguono più volentieri gli studi e hanno maggiori chance di trovare poi un lavoro e una propria dimensione di autonomia.
La Giornata Mondiale sulla sindrome di Down (WDSD - World Down Syndrome Day) è un appuntamento internazionale - sancito ufficialmente anche da una risoluzione dell’ONU - nato per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla sindrome di Down. La scelta della data 21/3 non è casuale: la sindrome di Down, detta anche Trisomia 21, è caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più – tre invece di due – nella coppia cromosomica n. 21 all’interno delle cellule. Gli hashtag ufficiali della campagna sono: #IncludeUsFromTheStart e #WDSD18. (ep)