20 giugno 2016 ore: 13:48
Immigrazione

Giornata rifugiati, Binetti: le istituzioni non rinuncino mai alle responsabilità

"La giornata dei Rifugiati pone oggi interrogativi di particolare interesse nello scenario politico. Se da un lato sollecita le nostre coscienze, spingendoci a farci carico dei bisogni dei migranti che approdano sulle nostre coste con il loro...
Migranti. Rifugiati per strada

Roma - "La giornata dei Rifugiati pone oggi interrogativi di particolare interesse nello scenario politico. Se da un lato sollecita le nostre coscienze, spingendoci a farci carico dei bisogni dei migranti che approdano sulle nostre coste con il loro carico di paure e di aspettative, di poverta' e di voglia di riscatto, dall'altro impone una riflessione di ampio respiro a livello europeo. E non solo europeo. Le elezioni amministrative in Italia hanno segnato un obiettivo improcrastinabile: gli italiani vogliono segnali certi di cambiamento in fatto di buona amministrazione. E il capo del governo non puo' non prenderne atto". Lo afferma l'onorevole Paola Binetti di Area popolare, che continua: "La domanda che molti si pongono pero' riguarda la direzione che prendera' questo cambiamento, anche in materia di accoglienza e di inclusione dei migranti che in questi giorni sembrano moltiplicarsi sulle nostre coste. Nei prossimi giorni non saranno irrilevanti neppure i risultati del Referendum inglese e quello delle elezioni spagnole, con le decisioni che scaturiranno anche in questo campo. I flussi migratori non toccano solo le dinamiche di governo e le loro politiche di accoglienza o di respingimento; toccano anche la vita dei singoli, delle loro famiglie, dei quartieri i cui vivono. Intrecciano ideali di solidarieta' e di umana comprensione, con paure e problemi di sicurezza oltre che di legalita'. Eppure come ha ricordato ieri Papa Francesco all'Angelus, anticipando la giornata di oggi i rifugiati sono persone come tutti, a cui la guerra ha tolto casa, lavoro, parenti, amici. Le loro storie e i loro volti ci chiamano a rinnovare l`impegno per costruire la pace nella giustizia. Per questo vogliamo stare con loro: incontrarli, accoglierli, ascoltarli, per diventare insieme artigiani di pace secondo la volonta' di Dio. Un pensiero forte che da un lato si colloca nel solco della tradizione cristiana alla costante ricerca della volonta' di Dio per costruire pace e giustizia, ma dall'altro affonda le radici in quell'ideale umano di straordinaria potenza espressiva: tessere come artigiani questo nuovo modello di umanita' e di buon governo. Difficile prevedere come reagiranno i governi a questa provocazione del Papa, che ha affermato senza ombra di dubbio che 'con i rifugiati stiamo dalla parte di chi e' costretto a fuggire'. Tra le tante iniziative che si svolgeranno oggi a livello piu' o meno istituzionale deve esserci un impegno rinnovato anche da parte del Parlamento, dei nostri Ministeri di riferimento come ha piu' volte ribadito il Ministro Alfano, per non rinunciare alla nostra responsabilita' e per non lasciare solo il Santo Padre nella sua crociata di pace e di giustizia. Non c'e' dubbio che molto e' stato fatto dall'Italia in questi ultimi anni, ma molto ancora si puo' fare e si puo' farlo meglio, con generosita' personale e con competenza professionale; con sensibilita' sociale e con senso della giustizia, sapendo tutelare diritti umani di altissimo profilo, che vanno ben al di la' di una serie di desideri, che pretendono la patente di diritti sottraendo risorse a diritti di ben altra portata e consistenza", conclude la Binetti.

(DIRE)

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