Giorno del dono. Istituto della donazione: “Crescono i volontari, soprattutto giovanissimi”
ROMA – Crescono i volontari in Italia, con un marcato aumento tra le fasce di giovani e giovanissimi. A fare un bilancio sul mondo del volontariato, in vista del Giorno del dono del 4 ottobre è il sesto rapporto annuale “Noi doniamo”, curato dall’Istituto italiano della donazione (Iid) in collaborazione con CSVnet.
Secondo il rapporto, nel 2022 “la tendenza degli anni precedenti di calo del numero di cittadini impegnati in attività di volontariato ha iniziato ad invertirsi, guadagnando un punto percentuale: l’8,3% dei cittadini afferma di svolgere attività gratuite in associazioni di volontariato”. Cresce anche la quota di coloro che dichiarano di svolgere tali attività al di fuori delle associazioni, passando dal 2,1% del 2021 al 2,7% del 2022. Ciò nonostante, “i dati Istat rilevano comunque che il volontariato continua a dare segnali di sofferenza – si legge in una nota -, sicuramente anche a causa della pandemia. Il fenomeno merita di essere indagato con grande attenzione negli anni successivi alla raccolta dei dati del censimento, i cui risultati completi saranno presentati entro dicembre 2023”.
La ripresa della pratica volontaria nelle associazioni di volontariato riguarda tutte le fasce di età, spiega l’Istituto italiano della donazione, ma per alcune assume una crescita più accentuata. La fascia dei giovanissimi (14 - 17 anni) fa un balzo in avanti di 2,5 punti percentuali (dal 3,9 al 6,4%), quella dei 18 e 19enni passa dall’8,9 al 9,4%, la fascia 20 – 24 anni dall’8,9 al 9,2%. In merito alla distribuzione per area geografica, le regioni del nord si confermano quelle con maggiore propensione all’impegno gratuito nelle associazioni (10,2%). Al Nord-Ovest e Nord-Est la percentuale è infatti del 10,2%, al Centro dell’8%, mentre al Sud del 6% e nelle Isole del 5,4%. La probabilità di impegno sale al diminuire della densità abitativa: è nei piccoli Comuni fino a 2.000 abitanti che si incontra la maggiore propensione ad impegnarsi nelle associazioni (10,4%) mentre nelle più grandi aree metropolitane la quota è meno significativa (7,6%).