Il Consiglio dei ministri, su proposta del premier Gentiloni, affida al ministro del Lavoro Giuliano Poletti le due deleghe che ancora non erano state assegnate. Lui a sua volta le gira al sottosegretario che già aveva lavorato sui temi durante gli anni del governo Renzi
ROMA - Gentiloni chiama Poletti, Poletti chiama Bobba. Assegnate le deleghe per le politiche giovanili e per il Servizio civile universale, che rimangono al sottosegretario al Ministero del Lavoro e Politiche sociali che già le aveva esercitate durante il governo di Matteo Renzi. Una scelta in continuità con il recente passato.
Il Consiglio dei ministri, riunito nella giornata di venerdì 3 marzo, ha condiviso la decisione del Presidente Paolo Gentiloni di conferire al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti le funzioni in materia di Politiche giovanili, Servizio Civile Nazionale e Universale, nonché Integrazione. A sua volta il ministro Poletti ha girato le competenze al sottosegretario Bobba, che dichiara: “Il premier Gentiloni ha affidato le deleghe per le politiche giovanili e per il Servizio civile universale al ministro del Lavoro. Poletti mi ha proposto di esercitarle come già accaduto durante i tre anni circa del governo Renzi. Ringrazio il Ministro per la fiducia e cercherò di dare avvio alla riforma recentemente approvata dal Consiglio dei ministri per rendere il Servizio civile veramente universale, inclusivo e aperto alla dimensione europea”.
Positive le prime reazioni alla scelta, arrivata dopo quasi tre mesi di attesa. “Attendevamo con ansia questo atto per il quale esprimiamo profonda soddisfazione” afferma il presidente del Forum Nazionale Servizio Civile, Enrico Maria Borrelli. “Esprimiamo grande soddisfazione per le deleghe affidate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a Bobba che sin dall’inizio ha sostenuto, seguito e promosso il processo di riforma del Terzo Settore e del Servizio Civile Universale”, afferma Borrelli. “L’impegno profuso in questi anni dal Sottosegretario ha aperto al Servizio Civile uno scenario nuovo che ne valorizza la valenza formativa quale esperienza che aiuta i giovani anche per un futuro ingresso nel mondo del lavoro”. “A Bobba – dice il presidente del Fnsc - facciamo i nostri i più sinceri auguri per il lavoro che lo attende e rinnoviamo la nostra disponibilità per rendere, nel più breve tempo possibile, il Servizio Civile aperto a tutti i giovani che chiedono di farlo, attento alle loro esigenze di vita e proiettato verso una dimensione europea. Con l’individuazione dell’interlocutore istituzionale, ci auguriamo si possa riprendere in tempi celeri il confronto le parti sociali per dare finalmente corpo alla riforma e avviare l’organizzazione del nuovo Servizio Civile Universale”, conclude Borrelli.
Positivo anche il commento di Licio Palazzini, presidente della Cnesc: “Con l'assegnazione delle deleghe finisce il pericoloso limbo in cui era finito il servizio civile, situazione che aveva causato alcuni inediti danni ai giovani e agli enti. La decisione del Ministro Poletti, che ricordiamo decise di investire sul servizio civile 146 milioni di fondi residui, di affidare la delega al Sottosegretario Bobba, viene incontro a quella richiesta di continuità politica che la Cnesc aveva chiesto già a dicembre 2016. Continuità tanto più necessaria dopo l’approvazione definitiva del Decreto legislativo del Servizio Civile Universale, che richiederà provvedimenti attuativi da costruire con ampie consultazioni e in modo da favorire una ordinata transizione fra l’attuale SCN e il nuovo SCU. Così come appare impellente la necessità di definire la programmazione delle attività del 2017, l’anno dei 45.000 posti per i giovani, per un bando giovani a primavera”. Alla CNESC aderiscono Acli, Aism, Anpas, Arci Servizio Civile, Anspi, Avis Nazionale, Caritas Italiana, Cesc, Cnca, Comitato Italiano UNICEF, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don Calabria, Diaconia Valdese, Don Orione, Federazione SCS/CNOS - Salesiani per il sociale, Federsolidarietà / CCI, Focsiv, INAC, Legacoop, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, UILDM, UNITALSI, UNPLI. Osservatori: Movimento Nonviolento, Telefono Azzurro.