Giovanna, volontaria a 17 anni: "Ero uno spigolo, mi sono ammorbidita"
Ha 19 anni, studia giurisprudenza e segue un corso di danza, fa parte degli scout ed è volontaria dell’associazione Gianmarco De Maria e coordinatrice regionale pro tempore del gruppo giovani Fidas Calabria. Giovanna Ciacco è di Mendicino (CS), da grande vorrebbe entrare nell’Arma dei carabinieri o fare il magistrato e, grazie al percorso del Csv di Cosenza “Volontario anch’io”, ha scoperto il mondo del volontariato.
- “Avevo già una predisposizione per le attività sociali, ma l’esperienza con il Centro di servizio mi ha dato la spinta necessaria per superare timori e timidezze e mettermi alla prova”. Giovanna racconta così l’inizio del suo percorso avvenuto a soli 17 anni, durante il quarto anno di liceo quando, insieme a dieci compagni di scuola, ha partecipato a Volontario anch’io. Durante i nove mesi del progetto, nato per avvicinare gli studenti delle scuole superiori al volontariato, ha avuto modo di formarsi, conoscere le associazioni del territorio e fare visite guidate a realtà non profit di Basilicata e Campania. “Mi hanno colpito soprattutto le associazioni che si occupavano di persone con disabilità, ma mi piacevano molto anche i bambini. Alla fine mi sono decisa e sono diventata volontaria dell’associazione Gianmarco De Maria che, a Cosenza, opera in ospedale portando un sorriso ai bimbi ricoverati”.
Giovanna non aveva compiuto ancora 18 anni e, non potendo entrare nel reparto di pediatria, ha svolto volontariato nel laboratorio di idee della Casa di Giusy, struttura che accoglie le famiglie dei piccoli degenti. Poi, insieme alla sua amica Annamaria, ha ripreso in mano il gruppo donatori dell’associazione federandolo alla Fidas e coinvolgendo ben 400 donatori. La sua prima donazione di sangue, ricorda con un sorriso, è stata il 21 maggio 2017. Dopo due mesi si è diplomata con una tesina intitolata “Il sorriso sconfiggerà il male” incentrata proprio sul volontariato nella provincia di Cosenza e realizzata con il supporto del CSV che le ha fornito dati e informazioni. In più ha fatto da tutor ai nuovi ragazzi coinvolti nel percorso Volontario anch’io che hanno deciso di svolgere il tirocinio nell’associazione Gianmarco De Maria.
La sua ultima avventura è stato il viaggio, nel mese di marzo, a Pordenone per il 19esimo Meeting Giovani Fidas. Giovanna, supportata dai suoi genitori, non si ferma mai, va avanti come un treno. Continua a frequentare gli scout, ballare, seguire i corsi universitari e, come tutti i ragazzi della sua età, a divorare le serie tv, ascoltare musica e, quando c’è tempo, uscire con gli amici. “Mi rendo conto di essere una mosca bianca e per questo ho poche amicizie. A tanti miei coetanei queste cose non interessano, sono spesso superficiali, ma ciò dipende, in molti casi, dalle problematiche familiari che hanno alle spalle. Io, comunque, provo lo stesso a coinvolgerli e soprattutto spronarli alla donazione che è anche un modo per controllare la propria salute. Io, per esempio, prima di donare il sangue, non avevo mai fatto le analisi”.
“Sono nata come uno spigolo di un tavolo,- conclude sorridendo, - e diventata rotonda come la ruota di una macchina. Il volontariato ti cambia come persona. Io lo faccio perché mi fa sentire bene, quando sono in ospedale e vedo i bambini sorridere sono la più felice del mondo. È un’esperienza che ti fa crescere, maturare e semplifica lo scambio di idee e relazioni con gli altri”. (Lory Biondi)