Giustizia, Giostra: “Per la riforma, passaggio tanto importante quanto insperato”
- ROMA – “Si tratta di un passaggio tanto importante, quanto ormai insperato: sulla riforma penitenziaria si era addensata, infatti, una ‘tempesta perfetta’”. Coordinatore delle tre commissioni ministeriali per la riforma dell’ordinamento penitenziario, presidente della commissione che ha lavorato sul troncone principale, Glauco Giostra, ordinario di Procedura penale alla Sapienza, già in passato consulente ministeriale e coordinatore del comitato scientifico degli Stati generali sull’esecuzione penale, commenta per Redattore Sociale il nuovo step che stanno affrontando i decreti di una riforma che vuole restituire dignità al sistema dell’esecuzione penale e più sicurezza al Paese. In attesa di un bilancio complessivo, a bocce ferme.
“Ai soliti ingiustificati allarmismi, resi ancora più stentorei dalla demagogia pre-elettorale – spiega Giostra -, si sono aggiunte poche, ma autorevoli, voci, che si sono lasciate andare a spericolate e fuorvianti interpretazioni. Le complesse vicende politiche degli ultimi tempi, poi, hanno reso incerto e frammentato l’iter istituzionale per l’approvazione della riforma. Una parte importante è riuscita ad arrivare alla penultima tappa prima del suo varo. Ciò grazie alla determinazione politica del Governo, sostenuta dagli appelli di tutti gli studiosi della materia, dell’avvocatura, di una parte qualificata della magistratura, del Garante nazionale e dei Garanti territoriali, delle Associazioni che svolgono ruoli molto importanti in ambito penitenziario, di prestigiose personalità delle istituzioni e della cultura; grazie, in particolare, alla recente mobilitazione delle Camere penali e, sempre, alla strenua, meritoria battaglia ideale del partito radicale per la causa carceraria. Sono invece all’inizio del loro non breve cammino le parti della riforma concernenti il lavoro penitenziario, l’ordinamento penitenziario minorile e la giustizia riparativa. L’auspicio è che anche la riforma del sistema delle misure di sicurezza, il cui progetto è pronto da tempo, possa presto prendere avvio”.
“Domani – spiega il presidente - il Consiglio dei ministri dovrebbe licenziare il testo che recepisce alcune delle raccomandazioni espresse dalle Commissioni giustizia di Camera e Senato, per inviarlo nuovamente alle stesse. Le Commissioni avranno dieci giorni di tempo per esprimere un nuovo parere, peraltro non vincolante. Ricevuti i pareri (o comunque dopo che siano decorsi i dieci giorni), il Governo potrà varare la riforma. Tenuto conto della particolarissima contingenza politica, si tratta di vedere se l’invio alle Camere avverrà già all’inizio della prossima settimana o, più opportunamente a questo punto, subito dopo l’insediamento delle nuove Camere, il 23 marzo”. (Teresa Valiani)