Giustizia. Istat: meno furti e rapine, aumentano le estorsioni
ROMA - Nel 2015 i delitti denunciati dalle forze di polizia all'autorita' giudiziaria "sono in calo rispetto all'anno precedente (-4,5%)". Cosi' l'Istat nel suo Annuario statistico italiano, edizione 2017.
"Si riducono gli omicidi volontari consumati (-1,3%) e tentati (-3,8%), le violenze sessuali (-6,0%) e le lesioni dolose (-3,2%). In diminuzione anche lo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione (-10,3%), i furti (-7,0%), le rapine (-10,6%) e la ricettazione (-7,6%) mentre sono in netto aumento le denunce per estorsione (+19,7%), confermando la tendenza alla crescita gia' osservata negli anni precedenti. In aumento le famiglie italiane che indicano il rischio di criminalita' come un problema presente nella zona in cui abitano, dal 30,0% nel 2014 al 38,9% nel 2016".
Giù i procedimenti civili. Il 2015 vede la prosecuzione di alcune tendenze gia' emerse negli anni precedenti. I procedimenti sopravvenuti in ambito civile nel corso del 2015, riporta l'istituto, presso i tribunali "registrano una diminuzione dell'8,2% rispetto all'anno precedente. La diminuzione del totale dei procedimenti civili pendenti a fine anno e' dovuta soprattutto alla riduzione di quelli pendenti presso gli uffici del giudice di pace. Per i procedimenti penali in primo grado, nel 2015 si registra una lieve diminuzione della sopravvenienza (-1,2%) rispetto all'anno precedente. La durata media di un procedimento presso il Tar, pari a 10,4 anni nel 2000 e a 9,6 anni nel 2008, dopo la riforma della giustizia amministrativa si attesta a 4,6 anni nel 2010 e 3,4 anni nel 2015". (DIRE)