22 settembre 2014 ore: 15:43
Immigrazione

Gli imprenditori cinesi di Milano "adottano" una guglia del Duomo

Un centinaio di imprenditori ha donato 100 mila euro per contribuire al restauro della Cattedrale. "Gesto tangibile del nostro affetto alla città", afferma Aibin Mao, presidente della Italian Chinese Business Association
Milano, vista dal duomo

MILANO - Tra le 135 guglie del Duomo da oggi ce n'è una "figlia" della comunità cinese di Milano. Un centinaio di imprenditori l'ha infatti adottata, versando alla Veneranda Fabbrica del Duomo un assegno di 100mila euro, che contribuiranno alla ristrutturazione della Cattedrale in vista di Expo 2015. "È un gesto tangibile del nostro affetto alla città", ha detto questa mattina, durante la cerimonia di "adozione", Aibin Mao, in Italia da 20 anni, importatore di casalinghi e presidente della Italian Chinese Business Association. L'associazione è nata solo tre giorni fa. "Il nostro obiettivo è rafforzare l'amicizia tra i due Paesi -ha spiegato-, vogliamo organizzare attività culturali e abbiamo deciso di adottare una guglia perché il Duomo è un punto di riferimento non solo per i milanesi, ma anche per tutte le comunità che qui vivono e operano". La guglia scelta dai cinesi è la G88, raffigurante un santo con corona d'alloro, situata sulla terrazza centrale della cattedrale. Costruita nell'800, raffigura un santo anonimo barbuto. Di gusto neoclassico, ricorda le statue degli eroi greci e latini. 

boxLa campagna di raccolta fondi "Adotta una guglia", lanciata dalla Veneranda Fabbrica del Duomo, per sostenere i restauri, ha finora coinvolto 380mila donatori che hanno offerto circa 4 milioni di euro. L'obiettivo è di arrivare a 13 milioni di euro. "L'adesione della comunità cinese segna una nuova tappa di un percorso internazionale -ha detto Angelo Caiola, presidente della Fabbrica-. Sarebbe bello se i popoli dei Paesi partecipanti ad Expo contribuissero a fare del Duomo il simbolo più splendente dell'evento, lasciando un segno indelebile nel marmo". Ogni settimana il Duomo è visitato da 100mila persone.

Sembrano lontane le tensioni degli anni scorsi tra i cinesi (in particolare i grossisti di merce importata) che vivono e lavorano nelle strade intorno a via Paolo Sarpi e la città, sfociati anche in scontri con le forze dell'ordine. In Lombardia i cinesi sono circa 60mila, di cui 24mila residenti a Milano, dove all'anagrafe il cognome Hu con 4.101 persone registrate risulta essere il secondo in classifica tra quelli più diffusi, subito dopo i signor Rossi (4.345). (dp)

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