2 luglio 2018 ore: 10:47
Non profit

Global Friends, i bambini italiani scrivono ai bambini del Sud del Mondo

Nasce a Firenze l’associazione che promuove corrispondenze epistolari tra bambini che vivono a latitudini opposte. Un progetto per creare ponti culturali e promuovere conoscenza reciproca
Unicef Sud sudan, minori e persone sfollate - Foto Unicef

Foto Unicef

Global Friends

FIRENZE – Un ponte culturale tra i bambini italiani e i bambini del Sud del Mondo. Nasce a Firenze l’associazione Global Friends, che promuove corrispondenze epistolari tra bambini del Nord del Mondo e bambini del Sud del Mondo. I bambini vengono messi in relazione attraverso letterine individuali nelle quali si raccontano, descrivono le loro giornate e i loro sogni, disegnano le loro città o i loro villaggi, parlano delle loro famiglie e dei loro giochi. “Ciao, da grande vorrei diventare medico per curare i nostri bambini malnutriti” scrive ad esempio una ragazzina del Mozambico alla sua corrispondente italiana. Oppure: “Spero che un giorno tu possa venire a trovarmi in Brasile” scrive invece un bambino che vive nella favela di Salvador De Bahia. L’associazione si presenta ufficialmente mercoledì 4 luglio dalle 19.30 al ristorante Quinoa (vicolo di Santa Maria Maggiore 1, Firenze). Nell’occasione sarà possibile effettuare il tesseramento e gustare l’aperitivo. 

Global Friends vanta già quasi due anni di attività pilota, nel corso dei quali sono state messe in contatto, sempre attraverso corrispondenze individuali, 4 classi di Firenze (scuola elementare Niccolini e scuola elementare Torrigiani) con altrettante classi in 4 luoghi diversi del Sud del Mondo: Mozambico, Brasile, Sahara Occidentale, Senegal. (In allegato foto di alcune lettere). Complessivamente sono già stati messi in contatto quasi 200 bambini per un totale di circa mille letterine.

Global Friends 2

Obiettivo di Global Friends, è adesso quello di ampliare la propria attività e coinvolgere altri alunni, altre classi e altre scuole in Italia e nel Sud del Mondo. Attraverso queste corrispondenze epistolari, dove i piccoli scrittori sono liberi di esprimersi senza filtri e senza imposizioni da parte di genitori e maestri, i bambini imparano a conoscere i loro coetanei che vivono in altri luoghi del mondo, a guardare il pianeta e vederlo intero. L’intento è quello di una “auto-educazione alla diversità dal basso”, un’educazione alla multiculturalità non filtrata dagli adulti, dove sono gli stessi bambini ad essere parte attiva dell’insegnamento e dell’educazione attraverso la reciproca scoperta, la conoscenza dell’altro e lo scambio di parole. Obiettivo altrettanto importante del progetto è sviluppare negli alunni le capacità linguistico espressive e le capacità di esprimersi attraverso il dialogo con bambini della stessa età dall’altra parte del mondo.

Global Friends 3

Le lettere sono scritte dai bambini nella propria lingua, poi vengono tradotte dall’associazione e consegnate ai destinatari con l’originale affiancato dalla traduzione. Nei Paesi del Sud del Mondo, dove logisticamente è più complicato organizzare la scrittura, Global Friends si avvale della collaborazione di associazioni che operano in loco. Nei primi due anni di attività, fondamentale è stato il supporto di Agata Smeralda (Brasile), Associazione Sole e Unicoop (Mozambico), Associazione Città visibili e Arci Firenze (Sahara Occidentale), Cospe (Senegal).

“Nell’epoca dei pregiudizi - ha detto Jacopo Storni, presidente dell’associazione - vogliamo seminare conoscenza, nell’epoca dei muri vogliamo seminare ponti culturali mettendo in relazione coloro che sono i migliori maestri di vita, i bambini, gli adulti del mondo di domani”. Soci fondatori dell’associazione sono: Jacopo Storni, Francesca Tozzi, Lorenzo Galli Torrini, Enrica Della Martira, Antonio Pirozzi.
Per donazioni IBAN: IT12V0335901600100000160057

 

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