"Il 99,9% dei biglietti ha premi tra i 5 e 100 euro", denuncia l'avvocato Osvaldo Asteriti. Eppure sul sito dei Monopoli di Stato si legge che la probabilità di pescare un biglietto vincente ogni 3,38 tagliandi. Secondo l'avvocato i Monopoli stanno commettendo il reato di omissione di atti d'ufficio
MILANO – Non c'è limite all'imbroglio delle pubblicità dei Gratta & Vinci. L'ultima denuncia parte dall'avvocato Osvaldo Asteriti. Nel Gratta &Vinci "Cruciverba" (in commercio dal 7 luglio) ci sono 25 premi su 30 milioni di tagliandi. Al contrario "il 99,9% dei premi ha un valore da 5 a 100 euro", sostiene Asteriti. La probabilità di vincita, per legge (Dl Balduzzi), andrebbe indicata sul biglietto, oppure rimandare al sito di Lottomatica. "Ovviamente sui biglietti si cerca di inserire meno informazioni possibili e si rimanda al sito, dove le informazioni si limitano a due righe", osserva l'avvocato Asteriti. Peccato che siano pure imprecise: sul sito dei Monopoli si legge: "Probabilità di vincita: 1 su 3,38 biglietti". Secondo Asteriti "è una vincita mascherata, finalizzata solo a far comprare altri biglietti", con il miraggio del premio più ghiotto.
A seguito di numerosi esposti dell'avvocato per la mancanza d'informazioni corrette dei Gratta & Vinci, le procure di Lodi, Rimini, Trani e Varese hanno aperto un fascicolo. "Il reato è omissione di atti d'ufficio – continua Asteriti – dai Monopoli e dalla filiera del gioco d'azzardo accettiamo cose che sarebbero impedite in qualunque altro campo. E il gioco dovrebbe essere un servizio pubblico". La poca attenzione in merito alla pericolosità dei Gratta&Vinci per di più li rende un azzardo molto comune anche tra i minori, denuncia Asteriti. "Servirebbe una pubblicità progresso per dire che i Gratta&Vinci sono un veleno", conclude. (lb)