20 aprile 2016 ore: 17:48
Economia

Grecia, l’Unicef: in stato di povertà il 25,3% dei bambini

I dati del rapporto “La condizione dei bambini in Grecia 2016”. La povertà infantile è aumentata – tra il 1995 e il 2015 - del 6,3%. La spesa media mensile di una famiglia con 2 bambini è crollata: 800 euro in meno in 4 anni
Bambini poveri. Ragazzina cerca in cassonetto spazzatura

ROMA - Il nuovo rapporto annuale Unicef "La condizione dell'infanzia in Grecia 2016 - I bambini a rischio" conferma il drammatico peggioramento delle condizioni di vita dei bambini in Grecia: la povertà infantile è aumentata – tra il 1995 e il 2015- del 6,3%. Questo vuol dire - in termini assoluti - che 122.340 bambini in più si sono confrontati con il rischio di povertà. Nel 2014 la povertà infantile era al 25,3% con un totale di 424 mila bambini che vivevano in povertà, un aumento di 3 punti percentuali rispetto al 2010 (22,3%).
Il rapporto presenta un’indagine teorica ed empirica sulla condizione istituzionale e socio-economica e sulla protezione dei bambini in Grecia, attraverso una prospettiva storica e comparativa.

Crollati i consumi. La spesa mensile media per i consumi, a prezzi costanti, per una famiglia con due bambini è stata nel 2014 di 1.551 euro, mentre nel 2010 era di 2.359 euro. Sempre nel 2015 la grave deprivazione materiale nelle famiglie con bambini era al 26,8%. “Il livello di deprivazione materiale riflette la debolezza economica nell’acquistare beni ritenuti opportuni o necessari per una vita soddisfacente – afferma l’Unicef -. Questo indicatore distingue le persone che non possono permettersi l'acquisto di un determinato bene o servizio da quelle che non vogliono o non ne hanno bisogno. La grave deprivazione materiale è intesa come l'incapacità oggettiva delle famiglie di potersi permettere almeno quattro tra nove beni e servizi (quali: affitto, elettricità, acqua, riscaldamento, carne, vacanze, Tv, auto, telefono)”.

Il livello di grave deprivazione materiale è peggiorato in modo drammatico per tutte le tipologie familiari dopo gli anni critici 2010 e 2011, raggiungendo il 36,6% nel 2015 tra i genitori single e il 31,3% tra le famiglie numerose (per le quali l'indennità speciale prevista in precedenza è stata sostituita con un sussidio di sicurezza sociale, concesso dopo un rigoroso controllo del reddito).
Sulla base dell'analisi dei dati Eurostat, il PIL è diminuito di un quarto dal 2008 fino ad oggi, la disoccupazione è aumentata drammaticamente al 27% (al 50% tra i giovani) e una persona su cinque vive in condizioni di grave deprivazione materiale.

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